Gli ultimi anni

T R AT TAT O D I CAMPOFORMIO Il trattato di Campoformio è un concordato di pace tra l Austria e la Francia firmato il 17 ottobre 1797, che segnò la fine della Repubblica di Venezia. Esso prevedeva la cessione di Venezia con i suoi domini all Austria; i francesi, oltre ad alcuni possessi veneti, ottenevano il riconoscimento dell assetto dato da Napoleone alle regioni conquistate in Italia. Il trattato suscitò forti reazioni nei giacobini francesi e nei patrioti italiani, tra i quali, appunto, Ugo Foscolo. Napoleone e gli austriaci firmano il trattato di Campoformio, in una stampa d epoca. A Valenciennes (in Francia) ha una relazione con una ragazza inglese, Fanny Hamilton, che gli dà una figlia, Mary, da lui chiamata sempre Floriana. A Parigi conosce il giovane Alessandro Manzoni, poi riprende la via dell Italia, rientrando a Milano e a Venezia, liberata dal dominio austriaco. Qui ritrova figure per lui importanti: la madre; un antico amore Isabella Teotochi Albrizzi e vecchi amici come Cesarotti e Pindemonte. Nel 1807 pubblica le traduzioni da Omero e i Sepolcri, ispirati dai colloqui con gli amici intorno a un editto napoleonico sulle sepolture. L anno dopo, Monti riesce a procurargli la cattedra di Eloquenza a Pavia: esperto del compromesso, Monti invita il focoso amico a «conservare la grazia del principe facendo pubblico omaggio a Napoleone. Ma nella prolusione, intitolata Dell origine e dell ufficio della letteratura, Foscolo non accoglie il consiglio del vecchio poeta, a cui ribadisce l intransigenza dei propri ideali. Nel 1811, alla prima rappresentazione della tragedia Aiace, si ravvisano nel testo allusioni antinapoleoniche: ciò costringe il poeta a lasciare Milano, per tornare a Venezia e infine, nel 1812, trasferirsi a Firenze. 1797: inizio della composizione dei Sonetti; 1798: prima edizione, non autorizzata, delle Ultime lettere di Jacopo Ortis 1800: A Luigia Pallavicini caduta da cavallo 1802: prima edizione autorizzata delle Ultime lettere di Jacopo Ortis; All amica risanata; La chioma di Berenice 1803: edizione definitiva delle Poesie 1807: Dei Sepolcri 1810: Aiace 54 / IL PRIMO OTTOCENTO GLI ULTIMI ANNI Il soggiorno fiorentino è di grande intensità creativa per Foscolo: compone la tragedia Ricciarda, prosegue nella traduzione dell Iliade, conclude quella del Viaggio sentimentale di Sterne e gli aggiunge la Notizia intorno a Didimo Chierico, ma soprattutto inizia a scrivere il poemetto Le Grazie, ideato nella serena atmosfera della villa di Bellosguardo. Dopo la sconfitta di Napoleone a Lipsia (1813), Foscolo torna a Milano, per mettersi a disposizione del viceré Eugenio Beauharnais, intenzionato a difendere il Regno d Italia dall offensiva austriaca. Ma la classe politica lo ha ormai troppo deluso: il poeta arriva a pensare, contro tutte le sue passate convinzioni, che un ritorno degli austriaci non sarebbe dannoso. Quando le loro truppe giungono effettivamente a Milano, nel 1815, il governatore, maresciallo Bellegarde, gli propone di dirigere la Biblioteca italiana , un giornale culturale che di lì a poco si sarebbe realizzato, ma con un altro direttore. Foscolo infatti rifiuta sia l incarico sia la firma su un giuramento di fedeltà al nuovo regime e decide per l ennesima volta di fuggire, verso quell esilio più volte profeticamente pronosticato. Dopo aver scritto una lettera d addio alla madre e alla sorella, che non rivedrà più, braccato dalla polizia, raggiunge la Svizzera, dove vive un periodo molto difficile. A Zurigo pubblica l Ipercalisse e nel 1816 una seconda versione dello Jacopo Ortis. Nello stesso anno si reca in Inghilterra, ospite di Lord Holland, promotore di uno dei più famosi cenacoli poli-

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento