Il magnifico viaggio - volume 4

30 35 40 45 50 55 60 65 mento che il tragitto sul mare mi parve infernal cosa; e che a poggi arridenti a Bastia avevo sempre gli occhi16 nel passeggiar con mia madre la sera lungo le onde con lento mormorio leggermente spumanti.17 Il diciassette,18 ch i avevo ott anni, mia madre morì. Non ne provai gran dolore, ma come uno stordimento; e corto: perché mio padre sentendosi inabile19 a educarmi egli stesso, mi rimandò in Pisa; dove la zia, di più gaio umore, e non più rattenuta20 dalla soave severità di mia madre, mi venne moltiplicando i trastulli.21 Pure, a giorni, le gioie semplici e meste mi tornavano care: la pioggia sui fiori, la luna sull acque, un bello stellato tra le snelle colonne e gli archi leggiadri del cimitero di Pisa.22 Mia zia, bella donna e piacente, era maritata ad un uomo piacente e già fortunato in amore, e cercatore tuttavia delle gioie del mondo,23 nelle quali s aggiravano24 continuamente. Ell aveva, come suol dirsi, fatte di molte passioni:25 ma nessuno poteva dir nulla di lei. Il mondo chiama onesta la donna che con gli ornamenti della persona ad arte vestita, ad arte ignuda, con gli atti, gli sguardi, le parole accennanti ad amore, s ingegna di suscitare quanti può desiderii, ma non degna saziarli perché i desiderii suoi sono altrove. Io bambina, in quegli atti modestamente inverecondi, in quelle reticenze lecitamente libere, in quell ebro danzare sull orlo del grato26 pericolo, mi compiacevo, ma non so che ripugnanza secreta, e dicevo in cuore: mia madre non era così. Un giorno in campagna, di primavera, dopo il desinare, al margine d un laghetto cinto di qua d arboscellini verdeggianti, di là di gran piante tuttavia spogliate,27 vidi mia zia che credendosi sola seco, baciò avidamente con occhi inebriati il marito: e quell immagine, che pur mi parve deforme,28 ritornava frequente al pensiero, e l intorbidava. Ad un loro figliuolo, bel bambino di tredici anni, io di dieci, cominciavo a sentirmi così dolcemente affezionata come i suoi genitori eran tra sé: sempre insieme; innocenti ma troppo bramosi29 già l un dell altra, e contentissimi del piacerci. Mio padre veniva ogni anno a vedermi: ma e si figurava la mia educazione secondo il suo desiderio, sì per avere mio zio in grande stima com uomo di mondo (parola che a molti significa cose belle), sì perché non avrebbe saputo far meglio. Né, uomo, corso, e soldato,30 e temeva o pure imaginava gli effetti d un attitudine sbadata, d uno sguardo languido, in cuor di fanciulla. Gli uomini che pigliano la vita indigrosso31 e senza tanti dàddoli,32 sarebbero i meglio educatori e mariti del mondo se avessero sempre che fare con anime non isteriche.33 Ma l esser mio padre contento di me, me lo faceva più caro: e con brama34 aspettavo l autunno per rivederlo, e sentirgli nelle serate già lunghette e già rigide, raccontare al fuoco de suoi viaggi e delle battaglie, gli assedii e gli assalti, le proprie ferite e le morti de suoi. «Questa qui nel petto, sull Adige; questa sul cranio in Germania; questa alla 16 a poggi gli occhi: rivolgevo sempre gli occhi ai ridenti colli di Bastia. 17 con lento spumanti: che spumeggiavano delicatamente producendo un lento mormorio. 18 Il diciassette: nel 1817. 19 inabile: incapace, inadatto. 20 rattenuta: trattenuta, frenata. 21 trastulli: svaghi, divertimenti. 22 cimitero di Pisa: il vecchio Camposanto, con gli affreschi trecenteschi. 23 cercatore tuttavia del mondo: an- cora (tuttavia) proteso a cercare i piaceri mondani. 24 s aggiravano: soggetti sono la zia e lo zio di Maria. 25 Ell aveva passioni: essa aveva acceso molte passioni. 26 grato: gradito. 27 tuttavia spogliate: ancora non fiorite. 28 deforme: brutta, sgradevole. 29 bramosi: desiderosi. 30 uomo, corso, e soldato: tre caratteri- stiche del padre di Maria che, nell opinione della figlia, non gli consentivano di essere un buon educatore di una fanciulla. 31 indigrosso: alla buona. 32 dàddoli: complimenti, moine, sottigliezze. 33 isteriche: qui nel senso di patologicamente sensibili e irritabili . 34 brama: bramosia, impazienza. IL GENERE / IL ROMANZO IN EUROPA E IN ITALIA / 487

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento