Niccolò Tommaseo

Niccolò Tommaseo LA VITA Niccolò Tommaseo nasce a Sebenico (in Dalmazia) nel 1802. Inizia i suoi studi a Spalato, in seminario, per proseguirli a Padova, dove si laurea in Legge nel 1822, per poi dedicarsi al perfezionamento della conoscenza della letteratura classica e di quella italiana. A Padova conosce Antonio Rosmini (1797-1855), allora studente di teologia, poi sacerdote e filosofo, con il quale stringe una salda amicizia. Rosmini rappresenterà per Tommaseo una figura fondamentale nel suo percorso di cattolico liberale, che approderà a una fede religiosa con forti contenuti sociali. Conclusa la fase della formazione, si sposta fra Spalato, Rovereto, Padova e Venezia, per poi stabilirsi a Milano con l idea di fondare una rivista (progetto che però non si concretizza). Nel primo periodo milanese (1824-1825) l incontro e l amicizia con Manzoni sono determinanti nella riflessione sui problemi della lingua. Sempre a Milano, vicino a Manzoni, Tommaseo Egisto Sarri, Niccolò Tommaseo, combatte la sua personale battaglia per il Romanticismo. fine XIX secolo. Firenze, Dal 1827 è a Firenze come collaboratore del- Accademia della Crusca. l Antologia di Giovan Pietro Vieusseux e vi rimane fino al 1833, quando la rivista viene chiusa per un suo scritto antiaustriaco. Fa seguito, dal 1834 al 1838, il «volontario esilio in Francia, prima a Parigi, poi a N mes e in Corsica. Rientrato in Italia, partecipa al breve governo della Repubblica veneziana (1848-1849). Dopo essersi rifugiato a Corfù in seguito al fallimento di quell esperienza politica, si trasferisce a Torino. Nel 1859 torna a Firenze. Repubblicano e federalista, dopo l Unità d Italia è avverso alla politica di Cavour. A Firenze trascorre, malato e in ristrettezze economiche, gli ultimi anni e vi muore nel 1874. La riflessione sulla lingua e le opere lessicografiche LE OPERE Sin dagli anni milanesi, centrale nel lavoro di Tommaseo è la rifessione intorno alla questione della lingua. La soluzione da lui prospettata è quella di combinare l uso vivo del toscano parlato (in particolare quello più popolare, depositario, a suo avviso, di un uso non corrotto) con quello fissato dalle testimonianze della tradizione letteraria: la soluzione diverge così dall idea di lingua dei Classicisti e dei puristi (che, a diverso titolo, privilegiavano i modelli letterari del passato) e dello stesso Manzoni (che aveva orientato il giovane Tommaseo verso la toscanità viva). Oltre che in diversi scritti teorici, Tommaseo enuclea sul piano pratico le proprie teorie nel Dizionario dei sinonimi (Nuovo dizionario de sinonimi della lingua italiana, 1830) e soprattutto nel monumentale Dizionario della lingua italiana, realizzato con Bernardo Bellini e altri collaboratori a partire dal 1861 (sarà completato nel 1879, dopo la morte di Tommaseo), e centrato proprio sulla consonanza dell uso popolare con quello letterario. 484 / IL PRIMO OTTOCENTO

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento