Il magnifico viaggio - volume 4

30 35 40 45 50 55 60 65 70 gerire, né dormire; dimagrava spaventosamente; andava frequentemente in deliquio;20 e tuttavia, in alcuni istanti raccoglieva la sua vitalità e faceva animo a me. Ciò ch egli patì per nove lunghi mesi non è descrivibile. Finalmente fu conceduto che si tenesse un consulto. Venne il protomedico,21 approvò tutto quello che il medico avea tentato, e senza pronunciare la sua opinione sulla infermità e su ciò che restasse a fare, se n andò. Un momento appresso, viene il sottintendente, e dice a Maroncelli: «Il protomedico non s è avventurato22 di spiegarsi qui in sua presenza; temeva ch ella non avesse la forza d udirsi annunziare una dura necessità. Io l ho assicurato che a lei non manca il coraggio . «Spero , disse Maroncelli, «di averne dato qualche prova, in soffrire senza urli questi strazi. Mi si proporrebbe mai? . «Sì, signore, l amputazione. Se non che il protomedico, vedendo un corpo così emunto,23 esita a consigliarla. In tanta debolezza, si sentirà ella capace di sostenere l amputazione? Vuol ella esporsi al pericolo? . «Di morire? E non morrei in breve egualmente, se non si mette termine a questo male? . «Dunque faremo subito relazione a Vienna d ogni cosa, ed appena venuto il permesso di amputarla . «Che? ci vuole un permesso? . «Sì, signore . Di lì ad otto giorni, l aspettato consentimento24 giunse. Il malato fu portato in una stanza più grande; ei dimandò ch io lo seguissi. «Potrei spirare sotto l operazione , diss egli; «che io mi trovi almeno fra le braccia dell amico . La mia compagnia gli fu conceduta. L abate Wrba, nostro confessore (succeduto a Paulowich), venne ad amministrare i Sacramenti all infelice. Adempiuto questo atto di religione, aspettavamo i chirurgi, e non comparivano. Maroncelli si mise ancora a cantare un inno. I chirurgi vennero alfine: erano due. Uno, quello ordinario della casa, cioè il nostro barbiere,25 ed egli, quando occorrevano operazioni, aveva il diritto di farle di sua mano, e non voleva cederne l onore ad altri. L altro era un giovane chirurgo, allievo della scuola di Vienna, e già godente fama di molta abilità. Questi, mandato dal governatore per assistere all operazione e dirigerla, avrebbe voluto farla egli stesso, ma gli convenne contentarsi di vegliare26 all esecuzione. Il malato fu seduto sulla sponda del letto colle gambe giù: io lo tenea fra le mie braccia. Al disopra del ginocchio, dove la coscia cominciava ad esser sana, fu stretto un legaccio, segno del giro che dovea fare il coltello. Il vecchio chirurgo tagliò, tutto intorno, la profondità d un dito; poi tirò in su la pelle tagliata, e continuò il taglio sui muscoli scorticati. Il sangue fluiva a torrenti dalle arterie, ma queste vennero tosto legate con filo di seta. Per ultimo si segò l osso. Maroncelli non mise un grido. Quando vide che gli portavano via la gamba tagliata, le diede un occhiata di compassione, poi, voltosi al chirurgo operatore, gli disse: 20 andava in deliquio: sveniva spesso. 21 il protomedico: il medico capo. 22 non s è avventurato: non ha avuto il co- raggio, non ha ritenuto opportuno. 23 così emunto: così smagrito e indebolito. 24 consentimento: permesso. 25 il nostro barbiere: allora i barbieri esegui- vano anche piccole operazioni chirurgiche. 26 vegliare: sovrintendere. IL GENERE / IL ROMANZO IN EUROPA E IN ITALIA / 481

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento