Pagine di realtà - Luci e ombre di Napoleone

cazion CA e CIVI Pagine di realtà Edu Luci e ombre di Napoleone Nel brano Carlino a colloquio con Napoleone ( T7, p. 469), il giovane crede nel generale francese, essendo affascinato dalla sua figura. Ma oggi non tutti sarebbero d accordo con lui... Alla vigilia del 5 maggio 2021, bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte, in Francia si è acceso un dibattito: sarebbe stato giusto celebrarlo? Il governo di Parigiprometteva un ricordo con «occhi spalancati sui lati oscuri di un protagonista della Storia. Ne riferiva in questo articolo di cronaca Stefano Montefiori (n. 1968), corrispondente da Parigi per il Corriere della Sera . Stefano Montefiori. Un presidente della Repubblica francese non può non commemorare Napoleone Bonaparte. Non avrebbe potuto esimersi Nicolas Sarkozy, ritratto a cavallo e con il cappello bicorno nel celebre fotomontaggio dell Economist prima delle vittoriose elezioni del 2007, né può tirarsi indietro adesso Emmanuel Macron, del quale è stato spesso denunciato o apprezzato, a seconda dei punti di vista, il lato bonapartista, quella tendenza ad accentrare i poteri, a rivolgersi ai francesi senza intermediari, a porsi come uomo del destino in Europa. E infatti Macron ha annunciato che il prossimo 5 maggio la Francia commemorerà il bicentenario della morte dell Imperatore. Ma non sono tempi facili per i personaggi storici e per chi deve affrontarne il ricordo. Il portavoce del governo Gabriel Attal ha messo le mani avanti: Napoleone sarà guardato «con gli occhi spalancati , cioè tenendo conto anche dei «momenti più difficili e delle «scelte che appaiono oggi contestabili . Nessuna cieca santificazione, quindi. Ma se le proteste contro razzismo e colonialismo nei mesi scorsi hanno portato alla distruzione della statua di Victor Sch lcher, artefice nel 1848 dell abolizione definitiva della schiavitù ma bianco e quindi paternalista, figurarsi cosa toccherà a Napoleone, che nel 1802 ripristinò la schiavitù dopo l abolizione a opera della Convenzione, otto anni prima. E infatti la Francia ha trovato nell anniversario napoleonico una nuova occasione per dividersi. «Commemorare, ma non celebrare , raccomanda Hubert Védrine, consigliere diplomatico di Fran ois Mitterrand e poi ministro degli Esteri socialista durante la presidenza Chirac. « giusto ricordare Napoleone perché le sue gesta sono esistite, ma non si deve celebrarlo perché si celebra ciò di cui si è fieri, con le nostre mentalità attuali. Molti però sono fieri di Napoleone ancora oggi, come per esempio il deputato dei Républicains (destra) Julien Aubert: «Il 15 agosto 1969 il presidente Georges Pompidou andò ad Ajaccio per celebrare il bicentenario della nascita di Napoleone, la prima di una Louis-Fran ois Baron, La battaglia di Marengo, 1801. Versailles, Musée National du Ch teau. 476

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento