Il magnifico viaggio - volume 4

20 25 30 35 40 45 50 che non voglio dire che ci fosse poi tutta questa innocenza che si crederebbe; e mi maraviglio come la si lasciasse, la Contessina, ruzzolar nel fieno e accavallarsi con questo e con quello; sposandosi per burla e facendo le viste di dormir collo sposo, e parando via13 in quelle delicate circostanze tutti i testimoni importuni. Chi le aveva insegnato cotali pratiche? Io non vel saprei dire di certo; ossia per me credo che la fosse nata colla scienza infusa14 sopra tali materie. Quello poi che dovea spaventare si era ch ella non restava mai due giorni coll egual amante e collo stesso marito, ma li cambiava secondo la luna.15 E i fanciulli villanelli, che vergognosi e più per rispetto e soggezione che per altro si prestavano a tali commedie, non se ne curavano punto. Ma io, che ci aveva la mia idea fissa,16 ne aveva una bile ed un crepacuore17 indicibile quando mi vedeva18 scartato e mi toccava lasciarla soletta col figliuolino del castaldo o con quello dello speziale di Fossalta.19 Vedete che la non era neppur tanto sottile20 sulla scelta. Le bastava di cambiare: ed è poi anche vero che dei più sudici o malcreati21 la si stancava più presto che d ogn altro. Ora che ci penso freddamente (son cose d ottanta anni fa o poco meno) io dovea22 inorgoglirne; che a me solo restava qualche volta il vanto di godere per tre giorni filati delle sue grazie, e se agli altri ragazzini il turno scadeva ogni mese, a me esso si ripeteva quasi tutte le settimane. Altrettanto girevole23 che la era e arrogante nel congedare, la si faceva poi negli inviti lusinghiera ed imperiosa.24 Bisognava ubbidirle, ad ogni costo, ed amarla come imponeva lei; e ridere anche per soprammercato,25 perché se le accadeva di trovar il broncio allo sposo, era anche sì trista26 da percoterlo. Io credo che mai corte d Amore27 sia stata governata da una sola donna con tanta tirannia. [ ] Io che portai da natura un temperamento meno che tiepido, dovetti forse a questa circostanza di andar esente dal disordine che deriva nel nostro stato morale dalla precocità dei sensi.28 Per quanto mi ricorda, le battaglie dell anima si svegliarono in me prima di quelle della carne; ed appresi per fortuna ad amare prima che a desiderare.29 Ma il merito non fu mio; come non fu colpa della Pisana se la caparbietà, l arroganza, e l ignara malizia infantile fomentarono la sua indole impetuosa, varia, irrequieta, e gli istinti procaci,30 veementi, infedeli. Dalla vita che le si lasciò menare31 essendo bimba e zitella,32 sorsero delle eroine; non mai delle donne avvedute e temperanti, non delle buone madri, non delle spose caste, né delle amiche fide33 e pazienti: sorgono creature che oggi sacrificherebbero la vita ad una causa per cui domani non darebbero un nastro.34 presso a poco la scuola 13 parando via: scacciando, allontanando. 14 colla scienza infusa: con un istinto in- nato. 15 secondo la luna: in base al proprio capriccio. 16 la mia idea fissa: Carlino è già, in qualche modo, innamorato della cugina. 17 bile crepacuore: rabbia e dolore. 18 mi vedeva: mi vedevo (la prima persona singolare in -a dell indicativo imperfetto era ancora comune nell italiano ottocentesco). 19 col figliuolino di Fossalta: con il figlio del fattore del castello (castaldo) o con quello del farmacista (speziale) di Fossalta, cittadina poco distante dal castello di Fratta. 20 sottile: selettiva, schizzinosa. 21 malcreati: maleducati, rozzi. 22 dovea: dovevo. 23 girevole: volubile. 24 lusinghiera ed imperiosa: seducente e determinata. 25 per soprammercato: per di più. 26 trista: cattiva, perfida. 27 corte d Amore: nel Medioevo le cor- ti d amore erano riunioni di nobili, spesso presiedute da una dama considerata la loro regina , che trattavano questioni amorose. 28 Io che portai dei sensi: dopo una digressione che qui abbiamo omesso intorno ai pericoli di un educazione troppo libera, soprattutto per caratteri passionali come quello della Pisana, il narratore afferma di essere riuscito a evitare quei pericoli (quel disordine che deriva nel nostro stato morale dalla precocità dei sensi) probabilmente grazie alla sua indole tranquilla e moderata, che rendeva la sua sensualità non accesa e non precoce (temperamento meno che tiepido). 29 le battaglie dell anima a desiderare: Carlino concepì prima l amore spirituale che l attrazione sessuale. 30 procaci: licenziosi. 31 Dalla vita menare: dal tipo di comportamenti che le si permise di tenere. 32 zitella: qui nel significato di ragazza in età da marito . 33 fide: fedeli, affidabili. 34 un nastro: una cosa di poco conto. IL GENERE / IL ROMANZO IN EUROPA E IN ITALIA / 465

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento