T5 - Natascia al ballo

Negli anni successivi Tolstoj attraversa una crisi religiosa, poi descritta nell opera autobiografica Confessione (1879-1880), in cui ripercorre il proprio approdo a una religiosità senza dogmi, all interno della quale Gesù è venerato come maestro morale, mentre vengono rifiutati gli eventi sovrannaturali e i miracoli. Tra i lavori degli ultimi decenni possiamo ricordare: il cupo dramma Il potere delle tenebre (1886), in cui affronta il tema di un delitto in ambiente contadino; La morte di Ivan Il ic (1886), uno dei migliori racconti di Tolstoj, che descrive la solitudine e la paura di fronte alla morte di un uomo ricco che fino a quel momento ha vissuto senza farsi domande secondo la modalità egoistica e superficiale tipica del suo ceto; La sonata a Kreutzer (1887-1889, pubblicato nel 1891), opera sconcertante per il violento attacco contro l amore sensuale, espresso nella forma di un monologo ossessivo. Degli anni compresi fra il 1889 e il 1899 è l ultimo grande romanzo, Resurrezione, nel quale il protagonista cerca tenacemente di riscattare con una nuova vita le colpe della sua giovinezza. La produzione degli ultimi decenni Natascia al ballo / T5 / Lev Tolstoj, Guerra e pace, parte quinta, cap. 2 / L ingresso in società di una giovane nobile / Guerra e pace narra la storia di alcune famiglie nobili nei primi due decenni dell Ottocento, al tempo delle guerre napoleoniche. Nel brano che presentiamo troviamo la giovane Natascia Rostova che, a sedici anni, si trova a partecipare al suo primo ricevimento in società, un ballo a cui interviene niente meno che lo zar. 5 10 15 20 1 drappo: tappeto. Dalla mattina di quel giorno Natascia non aveva avuto un momento di libertà e non aveva potuto nemmeno una volta pensare a quello che l attendeva. Nell aria umida e fredda, nella ristrettezza e nella penombra della dondolante carrozza, per la prima volta si rappresentò vivacemente quello che l attendeva là, al ballo, nelle sale illuminate, la musica, i fiori, le danze, l imperatore, tutta la splendida gioventù di Pietroburgo. Ciò che l aspettava era così magnifico che essa non credeva nemmeno che potesse esistere, così poco si accordava con l impressione di freddo, di disagio e d oscurità della vettura. Lo comprese solamente quando, camminando sul drappo1 rosso dell ingresso, entrò nel vestibolo,2 si tolse la pelliccia e salì, accanto a Sonia,3 davanti a sua madre, in mezzo ai fiori, lo scalone illuminato. Solamente allora si rammentò come dovesse comportarsi a un ballo, e si sforzò di prendere quel portamento maestoso, che, secondo lei, una fanciulla doveva avere a un ballo. Ma, per sua fortuna, sentì che gli occhi le si velavano; non vedeva più nulla distintamente, il suo polso aveva cento battiti al minuto, il sangue le martellava nel cuore. Non poté prendere quel contegno che l avrebbe resa ridicola; camminava, sentendosi mancare per la commozione, e cercando con tutte le sue forze soltanto di nasconderla. E proprio quello era l atteggiamento che più d ogni altro le si confaceva. Davanti e dietro a loro, pure discorrendo a bassa voce e come loro in abiti da ballo, salivano gl invitati. Gli specchi dello scalone riflettevano le signore in abiti bianchi, rosei, azzurri, con brillanti e perle al collo e sulle braccia scoperte. Natascia guardava negli specchi, e in quelle figure riflesse non poteva distinguere se stessa dalle altre. Tutto si confondeva in una processione scintillante. All entrare nella prima sala il rumore monotono delle voci, dei passi, 2 vestibolo: ingresso del palazzo. 3 Sonia: cugina di Natascia. IL GENERE / IL ROMANZO IN EUROPA E IN ITALIA / 455

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento