Il magnifico viaggio - volume 4

cosa di comprensibile, dotata di un suo senso generale, ma è spezzettata in mille frammenti e dettagli, estratti dal loro contesto normale e ricuciti insieme in modo apparentemente casuale, secondo il punto di vista di uno che non conosce e non comprende né la successione né la funzione degli eventi. Un esempio particolarmente significativo è il racconto della battaglia di Borodino (combattuta fra l esercito russo e quello di Napoleone), vista attraverso gli occhi di Pierre Besùcov, personaggio tra i più suggestivi del romanzo Guerra e pace, il quale, essendo un civile, non capisce la logica e il senso di ciò che vede. Guerra e pace Tra il 1863 e il 1869 Tolstoj compone e porta a termine il suo romanzo più vasto e impegnativo, Guerra e pace, opera di ampio respiro ambientata all epoca delle guerre napoleoniche, quando almeno così riteneva lo scrittore (ma per la verità non solo lui, anche tutta l intellighenzia progressista russa) i nobili russi e il popolo semplice si erano trovati uniti contro l invasore e avevano imparato a conoscersi e rispettarsi. Ideata come un epopea della nobiltà russa nel suo periodo di massimo splendore, Guerra e pace si svolge su due piani paralleli ma distinti: da una parte la storia privata dei personaggi e la loro evoluzione psicologica e ideologica; dall altra la grande Storia, concepita come un continuo fluire delle masse umane, istintivo e inarrestabile come lo sciame delle api. Sostenuti da una prosa tutta sostanza e senza ombra di orpelli, i diversi fili del racconto si intrecciano con spontaneità assoluta. Tutto vi appare naturale e necessario: si celebrano con la stessa devozione, umile e solenne, la vita e la morte; i più grandi avvenimenti si intrecciano saldamente ai più piccoli. Dai protagonisti alle comparse, tutti possiedono una loro inconfondibile individualità. Soltanto alla fine del romanzo al racconto dei fatti si sostituisce la voce dell autore, il quale ha una sua tesi da difendere, che ci riporta all essenza stessa dell opera: l uomo non crea nulla, non domina nulla, egli segue la marcia inevitabile degli eventi che si svolgono dinanzi ai suoi occhi. Ciò che dà un senso all esistenza umana non sono i grandi processi storici, ma le esperienze individuali, le tappe biologiche della nascita, della procreazione e della morte che scandiscono la vita della persona. A sua volta, per vivere un esistenza autentica, l individuo non deve cercare una felicità egoistica, ma sentirsi parte di una comunità: il clan, il villaggio contadino e soprattutto la famiglia. Anna Karenina Nel 1873 lo scrittore inizia a lavorare a un nuovo romanzo, Anna Karenina, che concluderà nel 1877. Sull onda dei dibattiti sulla figura femminile ossia sulla necessità di riconoscere più diritti alle donne l opera analizza la crisi della famiglia nella società moderna: influenzato dal filosofo tedesco Arthur Schopenhauer (1788-1860), Tolstoj critica ora tutte le norme morali e sociali comunemente accettate e le considera manifestazioni di ipocrisia, di oppressione e degli istinti egoistici da cui l uomo moderno inevitabilmente è dominato. L unica salvezza, come sempre, è in una vita regolata dai cicli naturali e dal lavoro fisico, rappresentata nel romanzo da Konstantin Levin (personaggio con cui, come nel Pierre di Guerra e pace, Tolstoj si identifica): questi è il paladino della campagna, della vita familiare, assillato dal dissidio tra anelito alla verità e prigionia della menzogna; placherà in parte la sua inquietudine avvicinandosi all esperienza dei contadini, in armonia con la natura. Al contrario, le scelte di Anna e del suo amante Vronskij, dettate dalla ricerca di una felicità egoistica, li condanneranno all autodistruzione. Anna è senza dubbio uno dei personaggi letterari più riusciti di tutti i tempi: vitalità, tenerezza, semplicità sono la fonte del suo fascino; la sua passione nasce da un esigenza di sincerità e dall insofferenza per le convenzioni, ma le procura l ostracismo della società. 454 / IL PRIMO OTTOCENTO

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento