Il magnifico viaggio - volume 4

85 90 95 100 105 110 115 120 125 «Come se non ti desse da vivere! come se non fosse lui5 che ti dà da mangiare e da bere! . A queste ultime parole la ragazza rabbrividì di nuovo e smise un momento di remare: sembrava che stesse per svenire. Lui non se ne accorse, perché stava guardando a poppa qualcosa che la barca rimorchiava. «Come puoi essere così ingrata col tuo migliore amico, Lisetta? Perfino il fuoco che ti scaldava quando eri piccola lo prendevo dal fiume, dai bordi delle chiatte6 di carbone. Perfino la cesta dove dormivi, l aveva spinta sulla riva la marea. Perfino i sostegni che ci misi sotto per farne una culla, li avevo ricavati da un pezzo di legno caduto da chissà quale nave . Lisetta tolse la mano destra dal remo, e vi posò sopra le labbra, e per un momento le porse teneramente a lui; poi senza parlare, riprese a remare, mentre un altra barca di aspetto simile a quella, benché piuttosto meglio in arnese,7 veniva fuori da un luogo oscuro e si affiancava silenziosamente. «Buona fortuna di nuovo, Gaffer disse un uomo dallo sguardo losco che remava. Era solo. «Lo sapevo che avevi avuto buona fortuna anche questa volta. Si vede dalla scia . «Ah! replicò l altro seccamente. «Be , anche tu sei fuori, no? . «Sì, compare . C era ora sul fiume una tenera luna gialla, e il nuovo arrivato, tenendo metà della sua barca dietro la poppa dell altra, ne guardava la scia, avidamente. «Mi son detto , continuò, «subito che ti ho visto: ecco Gaffer, fortunato di nuovo, diavolo se è fortunato! il remo, compare non te la prendere Non l ho toccato . Disse questo per rispondere a un rapido movimento impaziente di Gaffer: e mentre parlava sfilò il remo da quella parte, posò la mano sul bordo della barca di Gaffer e vi si tenne stretto. «Ne ha prese abbastanza e non ha bisogno di altre botte, a quanto sembra, Gaffer! stato sbattuto da un bel po di maree, eh, compare? la mia solita scalogna, guarda un po ! Dev essermi passato vicino quando è venuto a galla l ultima volta, perché io stavo di sentinella qui dopo il ponte. Mi pare quasi che tu sei come gli avvoltoi, compare, che ne senti l odore . Parlava a bassa voce, e guardò più di una volta Lisetta, che si era tirata su il cappuccio di nuovo. Poi tutti e due gli uomini guardarono con uno strano interesse morboso ciò che la barca di Gaffer si tirava dietro. «Non c è male, a parer mio. Devo tirarlo su, compare? . «No , disse l altro, con un tono così secco che il primo, dopo uno sguardo senza espressione, ci ripensò e rispose: «Mica hai mangiato niente che non ti va, eh, compare? . «Ebbene, proprio così , disse Gaffer. «Ne sto mandando giù troppi dei tuoi.8 Compare! Non sono per niente un tuo compare, per tua norma . «E da quando non sei più un mio compare, signor cavaliere9 Gaffer Hexam? . «Da quando tu sei stato accusato di rapina. Rapina di un vivo! , disse Gaffer con grande indignazione. «E se mi avessero accusato di aver rapinato un morto, Gaffer? . «Questo non è possibile . «Neanche per te, Gaffer? . «No. Serve a qualche cosa il denaro, ai morti? possibile che un morto ab- 5 lui: il fiume, quasi fosse personificato. 6 chiatte: imbarcazioni a fondo piatto. 448 / IL PRIMO OTTOCENTO 7 meglio in arnese: in condizioni migliori. 8 dei tuoi: sottinteso bocconi , vale a di- re bocconi amari . 9 signor cavaliere: detto con sarcasmo.

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento