Il magnifico viaggio - volume 4

industriale, di cui egli tende a mettere in luce gli effetti negativi sulle classi più deboli. In quegli anni di grandi fermenti e speranze non mancavano i risvolti negativi per le classi sociali più povere, costrette per lavoro a smembrare le famiglie o a lasciare le campagne per trasferirsi in prossimità delle miniere di carbone o nelle città più grandi (soprattutto a Londra), in agglomerati abitativi squallidi e igienicamente inadeguati, con orari di lavoro massacranti e senza alcuna tutela per donne e bambini. Con i suoi romanzi Dickens denuncia tale situazione e le ingiustizie della società inglese ottocentesca, attraverso il realismo delle descrizioni ma anche con i toni di un ironia e di una satira volte a mostrare i lati ipocriti e le abiezioni meschine che si nascondevano dietro il paravento del perbenismo e di una morale tanto rigida quanto falsa. C è una frase di David Copperfield, personaggio autobiografico che dà il titolo a uno dei suoi libri più fortunati, che esprime efficacemente l indole e il pensiero politico di Dickens: «Ma quando la società è fatta di dame e di gentiluomini così vuoti [ ] e quando la educazione [che essa impartisce] consiste nel far professione di indifferenza per tutto quello che può far progredire o ritardare l umanità, mi pare che ci si sia smarriti nel Deserto del Sahara e che si farebbe bene a cercare la via per uscirne . Una testimonianza controcorrente D altro canto le luci e le ombre della situazione sociale si inserivano in un contesto di contraddittorietà di fondo che un uomo dallo sguardo acuto come il suo non poteva non notare e far notare. I valori proclamati dell età vittoriana in realtà presentavano un rovescio davvero inquietante: da un lato il perbenismo familiare, dall altro il proliferare di bordelli e bambini abbandonati; da una parte le lotte contro la schiavitù, dall altra lo sfruttamento di donne e bambini; e ancora, il ruolo civilizzatore dell Inghilterra usato a livello politico come giustificazione dell Impero britannico e, contemporaneamente, la lotta contro altri europei altrettanto civilizzatori per il predominio in zone ricche di materie prime (il Sudafrica soprattutto). L atteggiamento più diffuso era appunto quello ipocrita di chi finge di non vedere, per non dover esprimere opinioni contro il potere costituito e la mentalità comune, mentre Dickens non esita ad assumere un atteggiamento impegnato, puntando il dito sulle contraddizioni. Il realismo descrittivo Ben poco della realtà inglese a lui contemporanea sfugge allo sguardo disincantato di Dickens, e il realismo descrittivo dei suoi romanzi costituisce l altro grande aspetto di novità della sua opera. Mentre nella creazione dei personaggi lo scrittore unisce agli elementi realistici una grande immaginazione, per delineare lo sfondo sociale delle sue storie non ha bisogno di inventare nulla: tutto è a disposizione del suo occhio attento e delle sue lunghe passeggiate per le vie e i bassifondi di Londra. L abilità nel dipingere con la penna i tipi umani dell epoca e nell evidenziare sia gli aspetti drammatici della vita sociale sia i suoi lati ridicoli e grotteschi risalta come uno dei tratti distintivi della prosa di Dickens. Prima di lui altri si erano cimentati nella descrizione realistica di ambienti, come per esempio Defoe; altri avevano satireggiato i costumi assurdi dell epoca: pensiamo in questo caso a Swift; altri ancora avevano parlato delle avventure di poveri trovatelli, come Henry Fielding con Tom Jones. Tuttavia nessuno aveva mai creato dei personaggi così completi e credibili. Certo, Dickens ha scritto molto e spesso in fretta, per consegnare i brani dei romanzi che venivano pubblicati a puntate. Il suo interesse principale, inoltre, era rivolto alla tessitura della trama, alla descrizione dei fatti e delle azioni dei personaggi. Ne consegue che l analisi psicologica talvolta è soltanto abbozzata, sebbene egli dia vita nei suoi libri a figure spesso indimenticabili: ogni personaggio, di fatto, possiede una sua individualità, un suo linguaggio, una sua coerenza. IL GENERE / IL ROMANZO IN EUROPA E IN ITALIA / 445

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento