Il magnifico viaggio - volume 4

80 85 90 95 100 «Diciannove anni . «Diciannove anni! . Il vescovo sospirò profondamente.15 L uomo continuò: «Ho ancora tutto il denaro; da quattro giorni non ho speso che venticinque soldi guadagnati aiutando a scaricare a Grasse; visto che siete abate,16 vi dirò che avevamo un elemosiniere17 al bagno. E poi un giorno ho visto un vescovo, un monsignore, come lo chiamano. Era il vescovo del Duomo, a Marsiglia: sarebbe il parroco che sta sopra a tutti gli altri parroci.18 Voi capite, scusate, io parlo male, ma per me è così lontano! Capite noialtri! Ha detto la messa in mezzo al bagno su un altare, aveva qualcosa a punta, d oro, sulla testa,19 che brillava nella gran luce del mezzogiorno. Eravamo in fila, su tre lati, con i cannoni, miccia accesa,20 in faccia a noi. Non vedevamo bene. Ha parlato, ma era troppo in fondo, non capivamo. Ecco cos è un vescovo . Mentre parlava, il vescovo era andato a chiudere la porta rimasta spalancata. La signora Magloire entrò; portava un piatto e una posata che mise sulla tavola. «Madame Magloire , disse il vescovo, «mettetela il più possibile accanto al fuoco . E volgendosi all ospite: «Il vento della notte è rigido nelle Alpi; dovete aver freddo, signore . Ogni volta che diceva quella parola signore con la sua voce dolce e grave e così cordiale il volto dell uomo si illuminava. Signore a un forzato è un bicchier d acqua a un naufrago della Medusa.21 L ignominia22 ha sete di rispetto. «Ecco , riprese il vescovo, «una lampada che dà ben poca luce . 15 Il vescovo profondamente: perché si tratta di una cifra irrisoria per tanti anni di lavoro. 16 abate: in origine il termine indicava il capo di un monastero benedettino, in seguito è passato a significare un ecclesiastico in genere. 17 un elemosiniere: sacerdote incaricato di devolvere ai più bisognosi le offerte ricevute dai fedeli. 18 sarebbe il parroco altri parroci: nella sua ingenuità Jean Valjean spiega al vescovo Myriel che cosa sia un vescovo. 19 aveva sulla testa: è evidentemente la mitra, il copricapo portato dai vescovi quando indossano i paramenti liturgici. 20 con i cannoni, miccia accesa: cioè pronti a sparare contro chi avesse tentato la fuga. 21 un naufrago della Medusa: si tratta di un espressione proverbiale tratta da un fatto di cronaca (vedi qui sotto). 22 ignominia: la vergogna e il disprezzo di cui una persona è stata fatta oggetto. Il dipinto di una tragedia Théodore Géricault, La zattera della Medusa, 1818. Parigi, Museo del Louvre. Per dipingere la tela della Zattera della Medusa il pittore francese Géricault (1791-1824) si ispirò a un fatto di cronaca che aveva scosso la Francia. A causa dell inesperienza del suo comandante, la fregata francese Medusa si inabissò al largo della costa africana nel 1816 e 147 membri dell equipaggio trovarono riparo a bordo di una zattera di legno, in balia dell oceano. Di loro, dopo tredici giorni, soltanto 15 furono tratti in salvo. Il pittore raffigura il momento in cui i pochi superstiti, stremati dal digiuno e dalla navigazione tra i flutti in burrasca, distinguono in lontananza la nave che li porterà in salvo: nonostante però il dipinto rappresenti la conclusione della vicenda, l atmosfera della tela è cupa e minacciosa, accentuata dall uso di colori spenti e smorzati. Le gigantesche figure dei naufraghi si affollano nell ultimo brandello ancora galleggiante della zattera e sembrano invadere lo spazio dello spettatore, trascinandolo nella tragedia. IL GENERE / IL ROMANZO IN EUROPA E IN ITALIA / 437

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento