Il magnifico viaggio - volume 4

230 235 240 245 250 255 260 265 sua buona cantiniera della mattina; il cavallo e la carretta somigliavano molto, ma la proprietaria era ben diversa, e il nostro eroe le trovò un aspetto molto cattivo. Come le dirigeva la parola, Fabrizio la sentì dire: «Era tuttavia un gran bell uomo! . Un orribile spettacolo aspettava là il nuovo soldato: tagliavano la coscia a un corazziere, bel giovane di cinque piedi e dieci pollici.24 Fabrizio chiuse gli occhi e bevve l uno sull altro quattro bicchieri d acquavite. «Come gli dài,25 magrolino! , gridò la cantiniera. L acquavite gli diede un idea: bisogna ch io comperi la benevolenza dei miei compagni gli ussari della scorta. «Datemi il resto della bottiglia , disse alla vivandiera. «Ma lo sai , gli rispose, «che questo resto costa dieci franchi in un giorno come oggi? . Quando raggiunse al galoppo la scorta: «Ah! ci porti da bere! , esclamò il maresciallo d alloggio, «per questo disertavi? Da qua! . La bottiglia circolò; l ultimo che la prese la gettò in aria dopo aver bevuto. «Grazie, camerata! , gridò a Fabrizio. Tutti gli occhi lo guardarono con benevolenza. Quegli sguardi tolsero un peso di cento libbre di sul cuore a Fabrizio: era uno di quei cuori di fabbrica troppo fine26 che hanno bisogno dell amicizia di quelli che li circondano. Finalmente non era più malvisto dai compagni, c era unione tra di loro! Fabrizio respirò profondamente, poi, con una voce libera, disse al maresciallo d alloggio: «E se il capitano Teulier è stato ucciso, dove potrò raggiungere mia sorella? . Si credeva un piccolo Machiavelli27 a dire così bene Teulier invece di Meunier. «Lo saprete stasera , gli rispose il maresciallo d alloggio. La scorta ripartì e si portò verso alcune divisioni di fanteria. Fabrizio si sentiva del tutto ubbriaco; aveva bevuto tropp acquavite, non era ben fermo in sella: si ricordò molto a proposito una frase che ripeteva il cocchiere di sua madre: «Quando s è alzato il gomito, bisogna guardare tra gli orecchi del proprio cavallo, e fare come fa il vicino . Il maresciallo si fermò a lungo presso molti corpi di cavalleria che fece andare alla carica; ma per un ora o due il nostro eroe non ebbe coscienza di quello che accadeva intorno a lui. Si sentiva molto stanco, e quando il suo cavallo galoppava ricadeva sulla sella come un pezzo di piombo. A un tratto il maresciallo d alloggio gridò ai suoi uomini: «Non vedete dunque l Imperatore, sacr ! . Subito la scorta gridò a squarciagola: Viva l Imperatore! Si può pensare se il nostro eroe guardò con tanto d occhi, ma non vide che dei generali che galoppavano seguiti, anche loro, da una scorta. Le lunghe criniere pendenti che portavano agli elmi i dragoni del seguito gl impedirono di distinguere i volti. Così, non ho potuto vedere l Imperatore sopra un campo di battaglia, per quei maledetti bicchieri d acquavite! . Questa riflessione lo svegliò del tutto. 24 cinque piedi e dieci pollici: circa 1,90 metri. 25 gli dài: bevi senza moderazione. 26 di fabbrica troppo fine: di indole troppo delicata. 27 un piccolo Machiavelli: un astuto simulatore, al- 416 / IL PRIMO OTTOCENTO ludendo al fatto che Fabrizio aveva detto Meunier, mentre era stato il maresciallo d alloggio a fare il nome di Teulier. Con astuta prontezza adesso Fabrizio fa proprio il nome di Teulier fingendosi suo parente.

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento