Le opere

Con la rivoluzione del 1830 e l avvento della monarchia liberale di Luigi Filippo, può accedere alla carriera diplomatica: è nominato console a Trieste e dall anno successivo a Civitavecchia, da dove compie frequenti visite a Roma, mentre prosegue l intenso lavoro letterario. Negli anni successivi viaggia molto in Francia, in Svizzera e nel Sud Italia. Muore a Parigi nel 1842 durante un congedo dal servizio. Un romanziere atipico Il rosso e il nero Testo PLUS Julien Sorel LE OPERE Stendhal è stato insieme a Balzac il maggior romanziere francese del primo Ottocento, ma le sue opere hanno avuto un successo tardivo perché atipiche nel contesto del Romanticismo d Oltralpe. L acuta analisi dell amore, il culto dell energia vitale, la capacità di delineare ampi affreschi sociali fanno di lui un narratore molto vicino alla nostra sensibilità contemporanea. Legata alla fortuna postuma dell opera di Stendhal è la nozione di beylismo , con cui si definiscono un atteggiamento morale e un modo di vivere connotati da individualismo, egotismo, volontà di godimento della vita unita a disincanto. I primi libri tuttavia passano quasi inosservati, e scarso è anche il successo di un capolavoro come Il rosso e il nero, uscito nel 1830. Ma nel 1839 La Certosa di Parma suscita la recensione entusiasta del più grande romanziere del momento, Honoré de Balzac. Oltre ad altri romanzi (Armance, Lucien Leuwen, Lamiel) e scritti autobiografici (Ricordi d egotismo, Vita di Henry Brulard), molti dei quali incompiuti o pubblicati postumi, Stendhal ha lasciato i racconti delle Cronache italiane (1837-1839), liberi rifacimenti di vere cronache rinascimentali lette in manoscritto nelle biblioteche romane. Ispirati all Italia sono anche Roma, Napoli e Firenze, una Storia della pittura in Italia e le cronache Passeggiate romane. Stendhal è una sorta di psicologo dell amore (essendo autore, tra l altro, di un trattato intitolato Sull amore, 1822, scritto in parte in Italia nel ricordo dell infelice passione per una nobildonna), ma anche un narratore realista, capace di rispecchiare la società francese ai suoi vari livelli. Tale aspetto è evidente per esempio nel romanzo Il rosso e il nero (1830), uno dei suoi capolavori: Julien Sorel, il protagonista del romanzo, è figlio di un avaro artigiano e inizia la sua scalata sociale come precettore dei figli del signor de R nal, un ricco borghese, sindaco di una cittadina di provincia. A poco a poco nasce un amore tra Julien e la signora de R nal. Il giovane diventa poi segretario di un aristocratico, il marchese de La Mole, la cui figlia Mathilde si innamora di lui. Quando, dopo varie vicissitudini, i due sono sul punto di sposarsi, tutto precipita a causa dell arrivo di una lettera che la signora de R nal è stata indotta a scrivere dal suo confessore: in essa Julien è accusato di arrivismo, ipocrisia e disonestà. In un impeto di folle rivolta e di rancore, il giovane ferisce la donna un tempo amata, e viene per questo ghigliottinato. Scritto sullo spunto fornito da un episodio reale, il caso di un giovane seminarista condannato a morte per omicidio, il romanzo rielabora gli elementi della cronaca alla luce di una notevole capacità di introspezione. Stendhal ha creato con il suo protagonista uno dei personaggi più suggestivi della letteratura mondiale, il giovane povero in lotta contro una società ostile (quella della Francia della Restaurazione), accanto al quale si muovono due figure femminili antitetiche: Madame de R nal, tutta abnegazione nel suo appassionato amore per Julien, e Mathilde de La Mole, donna enigmatica e cerebrale. Dal punto di vista politico e ideologico, Il rosso e il nero testimonia fin dal titolo la posizione di isolamento del liberale e anticlericale Stendhal fra gli scrittori romantici suoi IL GENERE / IL ROMANZO IN EUROPA E IN ITALIA / 409

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento