Una nuova poetica per la narrativa dell’Ottocento

Una nuova poetica per la narrativa dell Ottocento L età del Realismo Per definire il romanzo realistico gli inglesi usano il termine novel, che sono soliti contrapporre al vocabolo romance, il quale indica invece opere in cui prevalgono elementi fiabeschi, meravigliosi o anche magici e in cui l interesse dell autore è spostato più sui fatti esteriori della trama che non sui caratteri dei personaggi. Ovviamente, però, anche l opera più realistica è sempre frutto di una finzione (che a sua volta è frutto dell invenzione e della libertà creativa dell autore), e dunque sarebbe ingenuo aspettarsi da un romanzo, per quanto basato su materiali verosimili, una trascrizione totalmente affidabile della realtà. Se intendiamo il concetto di realismo in senso lato, possiamo dire che descrizioni realistiche si trovano un po in tutte le opere letterarie della Storia, a partire dalla Bibbia o dai poemi omerici. Se invece vogliamo assumere la parola realismo nel suo significato storico, cioè come una precisa poetica, diciamo che si intende con età del Realismo il XIX secolo. Già nel Settecento si era infatti assistito a un evoluzione del genere romanzesco in direzione, appunto, realista. In questo senso possiamo considerare come un precursore lo scrittore inglese Daniel Defoe (1660-1731), ma è solo nell Ottocento che, in Inghilterra e in Francia, il romanzo diventa una rappresentazione della realtà contemporanea, basata su una descrizione oggettiva di luoghi, ambienti, situazioni, caratteri della società del tempo. Esso, cioè, si propone come un vero e proprio affresco della società, vista soprattutto nei suoi aspetti concreti e materiali: la divisione in classi, la ricchezza di alcuni e la povertà di altri, la floridezza e l ascesa della borghesia come nuovo ceto emergente, le condizioni di sfruttamento, miseria e degrado del proletariato urbano. Le caratteristiche del Realismo ottocentesco Nei romanzi di autori come il francese Honoré de Balzac o l inglese Charles Dickens troviamo tutti questi elementi, riversati in strutture narrative che presentano alcune caratteristiche costanti. La storia non è ambientata in epoche e contesti mitici o leggendari, ma si svolge in un tempo (presente o passato) e in un luogo definiti. Il narratore in genere è onnisciente, cioè conosce tutto delle vicende che racconta, compresi i pensieri dei suoi personaggi, che muove dall alto come un burattinaio che tenga in mano i fili delle sue marionette. Perciò il punto di vista da cui sono narrati gli eventi è per lo più esterno, e ciò consente, nella rappresentazione, una maggiore dose di obiettività, criterio fondamentale del Realismo. I personaggi, a loro volta, sono raffigurati a tutto tondo, cioè descritti accuratamente nell aspetto fisico e scandagliati a fondo nel loro universo psicologico e morale. Celebri, in tal senso, sono i ritratti che Alessandro Manzoni offre, nei Promessi sposi, dei personaggi principali: don Abbondio, Renzo, Lucia, fra Cristoforo, la monaca di Monza ecc. Inoltre, in Manzoni e negli altri autori realisti, i caratteri dei personaggi sono strettamente influenzati dal loro ambiente di provenienza, che quindi viene anch esso accuratamente descritto. I personaggi possono essere persone storicamente esistite, ma più di frequente sono individui comuni creati dalla fantasia dell autore, con tratti peculiari e specifici in cui però il lettore possa identificarsi. Gli intrecci, poi, sono caratterizzati da fatti che si susseguono a un ritmo incalzante, con colpi di scena e sviluppi drammatici tesi a mantenere alta l attenzione, ma senza abusare degli artifici romanzeschi, come invece accadeva ancora spesso nei romanzi del Settecento. Lo scrittore realista, infine, è molto abile nell alternare, nelle giuste dosi e proporzioni, IL GENERE / IL ROMANZO IN EUROPA E IN ITALIA / 403

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento