Il magnifico viaggio - volume 4

Un fotogramma del film A ciascuno il suo (1967, regia di Elio Petri), tratto dall omonimo romanzo di Leonardo Sciascia. Il politico Aldo Moro durante un incontro pubblico negli anni Settanta. VIDEO Una finestra su Leonardo Sciascia ese natale) e del potere politico che vi regna, sempre in mano alle stesse classi sociali, dal XVII secolo fino agli anni in cui domina il partito della Democrazia Cristiana. A prima vista, la denuncia delle condizioni di vita del popolo siciliano apparenta quest opera al clima del cosiddetto Neorealismo , in auge in quegli anni. In realtà, nel libro è del tutto assente ogni forma di retorico populismo: Sciascia non intende infatti rappresentare gli umili e gli oppressi con preconcetta simpatia né tanto meno esaltarne l innocenza o la purezza, come spesso accadeva nella letteratura neorealistica. Il suo intento è piuttosto quello di portare alla luce i nodi oscuri che dominano i rapporti umani all interno del paese, il quale assurge a una vera e propria allegoria dell Italia contemporanea, divisa tra l ansia di rinnovamento e di giustizia e una mentalità radicata che giustifica e produce violenza e sopraffazione. Mafia e potere Dopo essersi trasferito momentaneamente a Roma, Sciascia torna in Sicilia per lavorare presso il Patronato scolastico di Caltanissetta. Nel 1961 scrive il suo romanzo più noto, Il giorno della civetta, nel quale porta all attenzione dell opinione pubblica il tema della mafia, vista come un vero e proprio Stato nello Stato, come un entità malvagia e tentacolare che si è infiltrata nel corpo malato della politica, sfruttando la connivenza delle istituzioni e l omertà della gente comune. Dopo le inchieste storiche che danno vita a Il consiglio d Egitto (1963) e a Morte dell inquisitore (1967), ambientate rispettivamente nella Sicilia del Settecento e del Seicento, e il romanzo A ciascuno il suo (1966), incentrato su un delitto mafioso, Sciascia scrive due gialli a sfondo politico, basati sulla costante ricerca razionale della verità: Il contesto (1971) e Todo modo (1974). Sono libri nei quali affiora uno scenario drammaticamente pessimistico sul potere costituito e sulle trame occulte grazie alle quali esso si perpetua nel tempo. Oggetto dell attenzione dello scrittore è soprattutto il sistema affaristico e clientelare fiorito intorno a correnti e notabili della Democrazia Cristiana. La polemica di Sciascia contro questo partito caratterizza anche il pamphlet L affaire Moro, edito nel 1978, poco tempo dopo il sequestro e l uccisione di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse: l autore condanna la folle ideologia dei terroristi, ma lancia anche un forte atto d accusa contro la scelta della DC di rifiutare di trattare con loro per la liberazione di Moro. Nel 1979 Sciascia è eletto alla Camera dei deputati nelle fila del Partito radicale e può quindi proseguire le proprie battaglie civili anche nel cuore di quel potere di cui ha mostrato contraddizioni e devianze. I suoi articoli giornalistici, insieme alla pubblicazione di diversi volumi, ispirati a fatti di cronaca, producono spesso dibattiti e polemiche: desta scandalo, tra gli altri, un intervento pubblicato dal Corriere della Sera nel 1987 dal titolo I professionisti dell antimafia, dove in nome del garantismo e del rispetto delle regole stabilite Sciascia attacca gli strumenti e le modalità dell antimafia, da lui reputate estranee ai princìpi democratici dello Stato di diritto e della Costituzione. Sciascia muore a Palermo nel 1989. La passione illuministica Intellettuale e scrittore controcorrente, ostile alle interpretazioni convenzionali o astrattamente ideologiche della realtà politica e sociale, Sciascia è stato nella cultura italiana del secondo dopoguerra una sorta di battitore libero , una voce fuori dal coro e per questo puntualmente destinato a finire nell occhio del ciclone. La sua figura costituisce la perfetta sintesi tra una mai doma passione civile, lo studio rigoroso dei documenti del passato e del presente, lo sguardo razionale sul mondo e una volontà costante di intervenire nelle questioni L AUTORE / ALESSANDRO MANZONI / 399

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento