T14 - La fuga di Renzo

VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE SCRIVERE PER... 1 Perché i soldati non intervengono per interrompere l assalto alla casa del vicario? 2 A che cosa Renzo deve la salvezza? ARGOMENTARE 7 ANALIZZARE 3 4 Nell espressione non c era buon aria per lui (r. 75) quale figura retorica riconosci? a Metafora. c Iperbole. b Anafora. d Litote. Qual è l opinione di Renzo riguardo al saccheggio dei forni? INTERPRETARE 5 A quali ragioni personali si deve la diffidenza di Manzoni nei confronti della folla? 6 Individua gli interventi ironici del narratore e spiega la loro funzione espressiva. Riguardo alla folla lo scrittore inglese Thomas Browne (1605-1682) ha scritto: «Quella mostruosità molteplice che, presa un pezzo alla volta, sembra uomini, ragionevoli creature di Dio; ma, confusa insieme, fa una sola grande belva, un mostro tremendo . Come ti poni nei confronti di questa affermazione? Scrivi un testo argomentativo di circa 30 righe. RACCONTARE 8 Immagina di vivere una situazione analoga a quella di Renzo, in mezzo a una folla aggressiva o incontrollabile. Quali sono le tue reazioni, i tuoi pensieri? Raccontalo in un testo di circa 20 righe. La fuga di Renzo / T14 / I promessi sposi, cap. 17 / Una notte da incubo / Dopo essersi trovato in mezzo alla rivolta milanese per il rincaro del pane, Renzo cena all osteria della Luna piena in compagnia di uno sconosciuto, che lo fa bere sino a ubriacarsi e poi lo pianta in asso. L oste gli dà una stanza, dove al mattino il giovane si trova circondato da due birri e un notaio, venuti ad arrestarlo: lo sconosciuto era infatti un agente in incognito, incaricato di identificare i sediziosi. Appellandosi alla folla, ostile alla forza pubblica, Renzo per strada riesce a fuggire. Esce precipitosamente da Milano e si dirige a est, con l intenzione di raggiungere il Bergamasco (allora sotto il dominio di Venezia) e rifugiarsi presso il cugino Bortolo. Cercando di non dare nell occhio punta verso l Adda, nella speranza di trovare una barca per attraversare il fiume. Ma intanto è scesa la notte, e il giovane è sempre più stanco, avvilito, angosciato da un ambiente che gli pare sinistro e ostile. 5 Cammina, cammina; arrivò dove la campagna coltivata moriva in una sodaglia1 sparsa di felci e di scope.2 Gli parve, se non indizio, almeno un certo qual argomento3 di fiume vicino, e s inoltrò per quella,4 seguendo un sentiero che l attraversava. Fatti pochi passi, si fermò ad ascoltare; ma ancora invano. La noia5 del viaggio veniva accresciuta dalla salvatichezza del luogo, da quel non veder più né un gelso, né una vite, né altri segni di coltura6 umana, che prima pareva quasi che gli facessero una mezza compagnia. Ciò non ostante andò avanti; e siccome nella sua mente cominciavano a suscitarsi7 certe immagini, certe apparizioni, lasciatevi 1 sodaglia: terreno non coltivato. 2 scope: eriche, piante sempreverdi. 3 argomento: segno. 4 per quella: cioè attraverso la sodaglia. 5 noia: fatica. 6 coltura: coltivazione. 7 suscitarsi: sorgere. L AUTORE / ALESSANDRO MANZONI / 349

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento