Il magnifico viaggio - volume 4

Giuseppe Molteni, La monaca di Monza, 1847. Pavia, Pinacoteca Civica. Federico Moia e Louis Boulanger. La collocazione delle immagini avviene con la supervisione dello stesso Manzoni: «Ti dirò che Manzoni stesso ha fatto il lungo e nojoso lavoro di scegliere i soggetti e la grandezza dei disegni in modo che combinassero col testo dell edizione , scrive d Azeglio a Gonin nel 1839. Le illustrazioni che accompagnano la vicenda della monaca di Monza permettono di comprendere come i disegni di Gonin si adattino perfettamente al registro linguistico del romanzo: sono ricche di dettagli, ma chiare, perfettamente leggibili e dotate di grande forza comunicativa, attente alla psicologia dei personaggi e alle loro differenti fisionomie. Immagini efficaci e ricche di dettagli Secondo la volontà di Manzoni, le immagini dovevano essere talmente efficaci da non contenere didascalie: così, nell incontro tra Lucia e la monaca i volti di Lucia, Agnese e fra Cristoforo, come i gesti dei corpi e le posture, esprimono preoccupazione e Mosè Bianchi, Lucia e la monaca di Monza, seconda metà del XIX secolo. Brescia, Pinacoteca Civica. speranza, mentre Gertrude è in penombra, dietro la singolare grata. Analizzando la fortuna iconografica della figura della monaca di Monza emerge che uno dei temi prediletti è quello dell incontro con Lucia. L episodio ritorna in un dipinto di Mosè Bianchi (1840-1904), in cui le due donne, accompagnate da Agnese, sono nel margine destro della tela, con Lucia vestita elegantemente, come una ricca dama, e la monaca quasi dimessa nel suo abito religioso. Accanto all immagine dell incontro, però, se ne diffonde un altra, più complessa e tormentata: il ritratto di Gertude nella sua cella, monaca peccatrice ed eroina di un romanticismo nero. Così compare in un olio di Giuseppe Molteni (1800-1867), affermato ritrattista e rivale di Hayez. Gertrude è dipinta nello spoglio ambiente della sua cella, attorniata da simboli contrastanti, il crocifisso, metafora della sua scelta forzata, e la rosa, abbandonata sul piccolo altare, che ricorda l amore peccaminoso con Egisto. L AUTORE / ALESSANDRO MANZONI / 345

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento