Il magnifico viaggio - volume 4

della nuova letteratura romantica la «poesia de vivi , contrapposta alla «poesia de morti , quella classicista , salvo poi fingere di aver scherzato (la lettera è, appunto, semiseria) e tornare a esaltare i caratteri dell arte classica. Al di là dell invenzione narrativa, l opera definisce un nuovo ruolo per il poeta, non più distinto dal resto dell umanità, ma immerso nella società in cui vive e della quale interpreta sentimenti e ideali. Tutti gli esseri umani, afferma Berchet, hanno un innata tendenza alla poesia, che si manifesta fortissima in alcuni e rimane passiva in altri. Sta a coloro a cui la natura ha donato in maggior misura questa disposizione dell anima il compito di farsi capire dal «popolo , cioè da quel pubblico che si distingue sia dai rozzi e insensibili «Ottentotti , ossia dalle masse incolte e analfabete (che egli battezza con il nome dato nel XVII secolo dai colonizzatori olandesi a una popolazione indigena africana), sia dagli stanchi e raffinati «Parigini , cioè dal mondo chiuso ed elitario degli intellettuali. Il concetto di popolo che ha in mente Berchet non si identifica dunque con le masse, ma corrisponde sostanzialmente alla borghesia colta, la classe sociale che possiede gli strumenti culturali per avvicinarsi alla letteratura romantica. La nuova arte sarà popolare se saprà rivolgersi a questo ceto, esprimendosi con argomenti adatti alla sensibilità collettiva e tramite un linguaggio più accessibile, che superi le regole ereditate dalla tradizione classica. L esperienza del Conciliatore La querelle tra Classicisti e Romantici prosegue negli anni successivi (vedendo anche l intervento, sia pure tardivo, di Alessandro Manzoni, T19, p. 383). Decisivo si rivela soprattutto il ruolo di una seconda, prestigiosa rivista milanese, Il Conciliatore , che sin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1818, aspira a diventare l organo ufficiale delle idee romantiche. A costruire la nuova esperienza editoriale è un gruppo di liberali che comprende Silvio Pellico, Giovanni Berchet, Pietro Borsieri, Federico Confalonieri (1785-1846) ed Ermes Visconti (1784-1841). Questi intellettuali non hanno una visione politica omogenea, provenendo da esperienze diverse. Essi rivendicano però le differenze come un fattore di arricchimento culturale; non a caso, la testata riporta il motto Rerum concordia discors (derivato da un verso del poeta latino Orazio), vale a dire l armonia discorde delle Silvio Pellico nelle carceri dello Spielberg, stampa popolare. Roma, Museo Centrale del Risorgimento. cose , che pone programmaticamente in risalto la volontà di confronto tra opinioni diverse. Il modello è quello del Caffè , il giornale fondato a Milano, nel 1764, da Pietro Verri. Dalla grande tradizione illuministica lombarda, Il Conciliatore eredita soprattutto l obiettivo di stimolare una discussione culturale a largo raggio, in grado di conciliare (da qui il titolo) la critica letteraria con l indagine sui problemi scientifici, economici, sociali e politici, necessaria, quest ultima, per il progresso collettivo e, come si afferma nell introduzione al primo numero, per l «utilità generale . Sul piano culturale, tale impostazione si traduce nell invito a sprovincializzare la letteratura nazionale, a farla marciare al passo con i tempi e a trasformarla in uno strumento di divulgazione, finalizzato in primo luogo alla crescita della coscienza civile e della sensibilità patriottica. Nonostante l esperienza del periodico non rechi tracce di uno spirito radicale e le analisi dei collaboratori siano sempre improntate a un cauto moderatismo, la sua vita è breve. A poco più di un anno dalla fondazione, dopo l uscita di 118 numeri, il foglio viene infatti bandito dalla censura austriaca. I suoi principali animatori saranno poi dispersi dalla repressione seguita ai moti del 1821: alcuni, come Pellico, Borsieri e Confalonieri, verranno imprigionati nel carcere dello Spielberg (una famosa fortezza situata nella città di Brno, nell attuale Repubblica Ceca); altri, come Berchet, saranno costretti all esilio. L EPOCA E LE IDEE / 33

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento