CONSONANZE CONTEMPORANEE - Franco Battiato - Povera patria

CONSONANZE CONTEMPORANEE Franco Battiato POVERA PATRIA Se nel Canto degli Italiani Goffredo Mameli esprimeva l entusiasmo del patriota risorgimentale di fronte alla prospettiva, sempre più concreta, dell unificazione dell Italia, che cosa sarebbe stato, quasi un secolo e mezzo più tardi, di quella patria tanto vagheggiata e amata? Alla vigilia di uno degli scandali che hanno scoperchiato il vaso di Pandora della malapolitica quello di Mani pulite, che sarebbe scoppiato nel 1992 il cantautore siciliano Franco Battiato (1945-2021) componeva una canzone di denuncia sociale, Povera patria (1991). Il brano mette in luce il malaffare, il disinteresse della classe politica verso i cittadini, le conseguenze della criminalità organizzata che lo Stato non sembra in grado di contrastare (alle vittime di essa potrebbero alludere «quei corpi in terra senza più calore ), le violenze negli stadi e la violenza di un certo modo di fare informazione, ma si apre anche alla speranza di un futuro migliore, di un tempo di riscatto, simboleggiato nell immagine della primavera, che però «tarda ad arrivare ... Povera patria, schiacciata dagli abusi del potere di gente infame che non sa cos è il pudore, si credono potenti e gli va bene quello che fanno; e tutto gli appartiene. Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni! Questo paese è devastato dal dolore... ma non vi danno un po di dispiacere quei corpi in terra senza più calore? Non cambierà, non cambierà, no, cambierà, forse cambierà. Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali? Nel fango affonda lo stivale dei maiali. Me ne vergogno un poco, e mi fa male vedere un uomo come un animale. Non cambierà, non cambierà, sì che cambierà, vedrai che cambierà. Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali, che possa contemplare il cielo e i fiori, che non si parli più di dittature, se avremo ancora un po da vivere... la primavera intanto tarda ad arrivare. (Franco Battiato, Come un cammello in una grondaia, Emi Music Publishing Italia, Milano 1991) cazion Edu PER DISCUTERNE CA e CIVI Tra i bersagli del duro j accuse di Battiato ci sono «i governanti , vale a dire i politici. Ma di chi è la responsabilità dei mali di un paese (come quelli elencati nel brano)? Maggiormente della classe politica o della popolazione in generale? Del resto, nei sistemi democratici i politici vengono eletti dal popolo, e dunque ne sono in qualche misura espressione... Discutine in classe. Odoardo Borrani, Il 26 aprile 1859, 1861. Viareggio, Istituto Matteucci. LA CORRENTE / LA POESIA ROMANTICA IN ITALIA / 239

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento