Il magnifico viaggio - volume 4

ché il dialetto non è soltanto una connotazione coloristica regionale: è uno sguardo sul mondo, è un modo di pensare, di ragionare, di prendere decisioni. Ecco perché sono soprattutto i più giovani a rivitalizzarlo. Per esempio, Massimo Gismondi, studente del Politecnico di Torino e originario di Castellaro (Imperia), di appena ventidue anni, ha sviluppato un applicazione che traduce dall italiano al taggiasco3 e viceversa. A Soncino (Cremona), alcuni ragazzi hanno organizzato dei tutorial su YouTube in cui i nonni insegnano la pronuncia più ortodossa delle parole dialettali. E Gheno, attenta osservatrice del linguaggio dei giovani, si dice stupita del fatto che «molti oggi non solo lo parlino, ma lo scrivano pure su Facebook o Twitter , visto che il dialetto è uno strumento soprattutto orale. Su una cosa tutti i linguisti concordano: è una grande fortuna che queste lingue siano giunte fino a noi quasi integre dopo secoli e qualunque tentativo di imbalsamarle in formule standard da difendere come se fossero animali in via d estinzione è sbagliato, perché anche il vernacolo muta pelle. Gheno sottolinea che la città dove si usa di più il termine «minchia non è Partinico4 ma Torino («Sa quanti siciliani emigrarono lì nel secolo scorso? ). Certo, ben vengano i tanti e internazionali progetti scientifici di sostegno, come il World Oral Literature Project dell Università di Cambridge (UK) che documenta e conserva in un archivio online il patrimonio linguistico. O come quello di Google, che nella versione per iPhone del traduttore riconosce sei dialetti italiani. Ma questa lingua materna deve unirci e arricchirci, mai dividerci. (Roberta Scorranese, Il dialetto è più vivo che mai (ma solo quando unisce il Paese), in Corriere della Sera , 16 dicembre 2019) 3 taggiasco: dialetto della cittadina ligure di Taggia (in provin- cia di Imperia). 4 Partinico: comune siciliano (nella città metropolitana di Palermo). Due fotogrammi dalla serie tv L amica geniale, ispirata all omonimo romanzo di Elena Ferrante, in cui sono usate espressioni dialettali napoletane. LEGGI E COMPRENDI 1 In che cosa consiste il rischio di un uso politico della difesa dei dialetti? 2 Perché il dialetto può arricchire il nostro modo di guardare la realtà? RIFLETTI, SCRIVI, SOSTIENI 3 Qual è il tuo rapporto con il dialetto della città o del paese in cui vivi? Lo comprendi e/o lo utilizzi nella vita quotidiana (in famiglia, con gli amici, a scuola)? Ritieni che i dialetti siano idiomi da proteggere e tutelare oppure che rappresentino retaggi del passato destinati come tali a essere travolti dalla globalizzazione? Illustra la tua esperienza e argomenta il tuo punto di vista in un breve testo. 229

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Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento