Gli autori e i testi

La novella in versi Edmenegarda Da questo punto di vista la parabola più interessante è quella di Prati, che nella novella in versi Edmenegarda (1841) raggiunge picchi di morbosità che fanno scandalo. Protagonista è una madre di famiglia, che sullo sfondo di una Venezia ambigua tra caffè, gite al Lido, serate a teatro fugge con l amante, il quale in seguito si rovina al gioco e la abbandona. Il poeta non condanna l adulterio, ma invita i lettori alla compassione su un soggetto non troppo diverso da quello di Madame Bovary (1857), per il quale nel decennio seguente lo scrittore francese Gustave Flaubert sarà processato per oscenità. Una ricca produzione poetica In seguito Prati si cimenta un po in tutti i generi poetici, dalla lirica patriottica alle fantasticherie amorose, ergendosi dopo l Unità a sdegnato tutore dei valori perduti da una società corrotta, che lo indurrà a guardare alla natura, al passato o a vagheggiare meraviglie esotiche. Le preziose visioni e le labirintiche fantasticherie delle ultime raccolte (Psiche, 1876; Iside, 1878), giocate su un registro più intimo, preludono alla stagione successiva, nella quale salirà alla ribalta il talento poetico di Gabriele d Annunzio. POESIA ROMANTICA IN ITALIA poesia destinata alla lettura in pubblico cadenze facili e ritmo da marcia militare ballate, novelle in versi e libretti «poesia dialettale letteratura dialettale spontanea e riflessa realismo dei personaggi plebei slancio verso il popolo contesti geografici circoscritti Carlo Porta, Giuseppe Gioachino Belli «poesia patriottico-risorgimentale ambientazione medievale esortazione alla battaglia celebrazione delle imprese rivendicazione patriottica «arcadia romantica tematica amorosa, caratterizzata da patetico sentimentalismo Arnaldo Fusinato, Goffredo Mameli, Luigi Mercantini Giovanni Prati, Aleardo Aleardi Gli autori e i testi Carlo Porta LA VITA Carlo Porta nasce nel 1775 a Milano, in una famiglia benestante. Rimasto orfano di madre a dieci anni, studia sino al 1792 in un collegio religioso di Monza; poco dopo deve interrompere gli studi per volere del padre, alto funzionario asburgico, che lo avvia alla carriera impiegatizia. Fatta salva una parentesi veneziana (1798-1799), trascorre una tranquilla e operosa esistenza nella sua città, dove entra nell amministrazione napoleonica, mantenendo il posto al ritorno degli austriaci. Può dunque coltivare il suo eccezionale talento poetico soltanto negli intervalli della professione. Muore a Milano a causa di un attacco di gotta nel 1821. LA CORRENTE / LA POESIA ROMANTICA IN ITALIA / 213

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento