Il magnifico viaggio - volume 4

Il labirinto della forma Sanguineti descrive l orrore del tempo in cui vive senza la pretesa di fotografarlo in modo asettico o neutrale: la palude dell alienazione emerge dalla sequela ininterrotta di simboli, rimandi, citazioni letterarie, situazioni oniriche, formule criptiche o erudite, che tutte insieme denunciano lo stravolgimento di una realtà inautentica. Il mondo appare ai suoi occhi un magma informe: alla letteratura spetta il compito, anzi il dovere, di rappresentarlo e criticarlo attraverso la lingua, che a questo scopo subisce un trattamento distruttivo. Alla condizione babelica della realtà corrisponde il labirinto della forma, che non può che presentarsi irregolare e contorta. Senza punteggiatura, priva di un criterio di ordine, sciolta in una catena di materiali confusi, descrittivi e argomentativi, la scrittura di Sanguineti riproduce la palude della comunicazione contemporanea, un inferno lunare nel quale l uomo si è smarrito, perdendo irrimediabilmente unità e identità. L assurdità della vita contemporanea e delle logiche che la reggono si rispecchiano in un assemblaggio plurilinguistico estremo, nell enumerazione meccanica, nei segmenti e nelle scorie linguistiche che documentano il «finimondo liquido-sintattico , come lo ha definito il critico Alfredo Giuliani, in cui è precipitata la cultura occidentale. c Hermione Carline, Shoji Screen Interior Green, 2014. Collezione privata. Sabotare il presente Così, nei versi lunghi di questo suo monologo prende corpo una lingua ripetitiva e sezionata, nella quale affiorano, alla stregua di detriti di una cultura sconfinata, reperti alchemici (la stessa immagine della Palus Putredinis rimanda a un brodo primordiale in cui la materia decomposta si rigenera), termini medico-scientifici, espressioni latine, suggestioni politiche e reminiscenze letterarie. Tra queste ultime, si coglie in particolare l influenza di due poeti: l americano Ezra Pound, maestro novecentesco di un certo tipo di scrittura informale oltre che modello di intellettuale dissidente rispetto alle logiche capitalistiche, e lo stesso Foscolo, richiamato direttamente attraverso una citazione del discorso introduttivo che precede la traduzione della versione latina di Catullo della Chioma di Berenice. Non si tratta di allusioni vaghe o astratte. Il nome e la figura di Foscolo vengono recuperati come emblemi di un io ormai polverizzato nella Storia, risucchiato da una bolgia di suoni senza significato. Da tale condizione deve nascere, secondo Sanguineti, la rivoluzione consapevole dello scrittore, il quale saprà in un primo momento riconoscere il limite delle composte terre (v. (v. 1) 1) in cui è prigioniero, poi interpretare la realtà foscolianamente secondo la qualità dei tempi (v. 4), scrutarla grazie agli strumenti dell indagine razionale ((periferica (periferica introspezione, v. 22), infine calarsi dentro di essa per sabotarne i meccanismi. S Alvin Langdon Cobunn, Vortografia (fotografia distorta da una serie di specchi) di Ezra Pound, 1917. L AUTORE / UGO FOSCOLO / 157

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento