T12 ANALISI ATTIVA - La storia dei culti funebri

/ T12 / / Il valore sociale della sepoltura / La storia dei culti funebri Dei Sepolcri, seconda parte (vv. 91-150) «Istituzione delle sepolture nata con il patto sociale (vv. 91-96). Religione per gli estinti derivata dalle virtù domestiche (vv. 97-100). Mausolei eretti dall amore della patria agli Eroi (vv. 101-103). Morbi e superstizioni de sepolcri promiscui nelle chiese cattoliche (vv. 104-114). Usi funebri de popoli celebri (vv. 114-136); inutilità de monumenti alle nazioni corrotte e vili (vv. 137-150) . METRO Endecasillabi sciolti. 100 105 110 115 94 etere maligno: richiamo dantesco («ae- re maligno , Inferno, V, 86). 97-98 Testimonianza figli: le tombe un tempo erano monumenti, anche nel senso letterale di ricordi delle glorie passate, e luoghi sacri (are, cioè altari ) per figli e discendenti dei defunti, come per il popolo intero. 98-99 uscìan Lari: presso le tombe ci si rivolgeva ai defunti come a divinità familiari (Lari) per trarre ispirazione (avere respon- 118 / IL PRIMO OTTOCENTO 90-114 Dal giorno in cui le istituzioni della famiglia (nozze), della giustizia (tribunali) e della religione (are) fecero nascere negli uomini primitivi che vivevano ancora in uno stato bestiale (umane belve) la pietà per loro stessi e per gli altri, i vivi iniziarono a sottrarre all azione distruttrice degli agenti atmosferici (etere maligno) e all assalto delle belve (fere) i miseri resti che la Natura, nella trasformazione che opera continuamente (con veci eterne), destina ad altre forme di vita (a sensi altri). Le tombe erano la testimonianza delle glorie passate (fasti), e costituivano altari (are) per i figli dei morti; e da quelle sepolture (quindi) venivano tratti (uscìan) i responsi degli dèi protettori della casa (Lari), e sempre fu rispettato il giuramento fatto sulle tombe (polve) degli antenati: fu questa una religione che le virtù civili congiunte con la pietà tramandarono, in forme rituali diverse, per una lunga serie (ordine) di anni. Non sempre le lapidi (sassi) hanno fatto da pavimento alle chiese (templi); né l odore dei cadaveri misto alle esalazioni dell incenso ha contaminato i fedeli che pregavano (i supplicanti); né le città sono state rattristate (fur meste) dalle immagini degli scheletri: le madri si svegliano dal sonno terrorizzate (esterrefatte), e tendono le braccia nude sulla testa amata del caro figlio appena nato (lattante), affinché non lo desti il gemito prolungato di una persona morta che, dalla chiesa in cui è sepolta, chiede agli eredi le messe di suffragio che devono essere pagate (venal prece). PARAFRASI 95 Dal dì che nozze e tribunali ed are diero alle umane belve esser pietose di se stesse e d altrui, toglieano i vivi all etere maligno ed alle fere i miserandi avanzi che Natura con veci eterne a sensi altri destina. Testimonianza a fasti eran le tombe, ed are a figli; e uscìan quindi i responsi de domestici Lari, e fu temuto su la polve degli avi il giuramento: relig on che con diversi riti le virtù patrie e la pietà congiunta tradussero per lungo ordine d anni. Non sempre i sassi sepolcrali a templi fean pavimento; né agl incensi avvolto de cadaveri il lezzo i supplicanti contaminò; né le città fur meste d effig ati scheletri: le madri balzan ne sonni esterrefatte, e tendono nude le braccia su l amato capo del lor caro lattante onde nol desti il gemer lungo di persona morta chiedente la venal prece agli eredi dal santuario. Ma cipressi e cedri di puri effluvi i zefiri impregnando perenne verde protendean su l urne per memoria perenne, e prez osi vasi accogliean le lagrime votive. 114-123 Ma ci fu un tempo in cui cipressi e cedri, impregnando l aria primaverile (i zefiri) di purissimi profumi, tendevano sulle tombe i loro rami perennemente verdi a perpetuare la memoria dei defunti, e vasi preziosi raccoglievano le lacrime offerte in voto. si) in occasione di decisioni importanti. 104-105 Non sempre pavimento: il costume di seppellire i morti nelle chiese era tipico del culto cattolico medievale. 108 effig ati scheletri: le immagini mortuarie e sinistre abbondavano in epoca medievale e anche oltre. 113 venal prece: messa di suffragio (che viene ricompensata con un offerta in denaro al sacerdote che la celebra), per abbreviare la permanenza dei defunti in Pur- gatorio. L aggettivo venal presenta uno spunto di polemica anticlericale da parte di Foscolo. 114 Ma: con questa avversativa, dopo aver trattato il periodo medievale Foscolo passa a descrivere l età classica. 117-118 prez osi votive: i vasi posti nelle tombe di epoca classica erano destinati a contenere profumo.

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento