I temi

Un intreccio complesso Da ciò deriva la particolare costruzione del discorso poetico, che si articola per blocchi logici e nuclei concettuali incentrati ciascuno su un diverso momento della civiltà umana e tenuti insieme da un articolata tessitura . Questa trama che assembla e intreccia tra loro le singole unità conferendo coerenza alla struttura del carme si fonda su ispirazioni e suggestioni di tipo analogico, che Foscolo chiama «transizioni : vere e proprie «cerniere del ragionamento (Palumbo), esse sono fulminee associazioni di idee che nascono dalle immagini, accostate ad arte senza un necessario passaggio logico intermedio. Il transito da una sequenza all altra del testo è affidato unicamente alle «particelle , ovvero alle congiunzioni, agli avverbi e alle locuzioni che scandiscono il progredire del discorso per stadi successivi, attraverso antitesi o parallelismi: in tal modo, grazie alla continua combinazione degli argomenti e alla mobilità dei diversi scenari, il lettore, nelle intenzioni di Foscolo, dovrebbe sfuggire alla noia, seguendo la ricchezza dei repentini spostamenti della trattazione nel tempo e nello spazio. I temi La struttura L autore distingue in un apposito «sommario quattro parti, a loro volta articolate in una serie di sezioni minori. Foscolo definisce questo lo «scheletro del componimento, entro il quale è possibile riconoscere i passaggi fondamentali dell argomentazione: la prima parte si sofferma sul conflitto tra morte e vita e sull illusione della tomba, capace di offrire ai cari dell estinto la concreta consolazione della memoria; la seconda illustra la storia e la differenziazione dei culti funebri; nella terza si parla della funzione civile e culturale delle tombe dei grandi uomini; nell ultima parte si spiega come la morte porti giustizia nel mondo e come la poesia possa rendere eterni i valori di una civiltà, per quanto questa sia destinata a scomparire. Il valore della sepoltura Tutto l edificio dell opera poggia comunque sul significato simbolico e psicologico che la sepoltura assume per i vivi, i quali grazie alle tombe riescono a superare la disperazione provocata dal fatto che la morte sia una totale annientatrice. Ogni cosa si consuma con essa, ma la costruzione, la presenza, la contemplazione della tomba garantiscono la continuità degli affetti tra vivi e morti, e l illusione soggettiva che l eredità morale degli esseri umani resista alla forza cieca e inarrestabile della natura. Il materialismo foscoliano D altra parte Foscolo non rinuncia alla propria visione del mondo. La sua cultura materialistica e meccanicistica lo porta a negare ogni speranza religiosa: per lui la morte divora anche l anima, e il tempo, mediante l oblio che esso porta con sé, condanna ogni cosa vivente alla cancellazione e al nulla. Derivate dal pensiero dell Illuminismo, tali convinzioni sono rafforzate dallo studio di pensatori greci come Democrito ed Epicuro, ma anche e soprattutto dalla lettura del poeta latino Lucrezio, autore del poema De rerum natura (La natura delle cose): secondo questi autori, la realtà è fatta esclusivamente di materia e una forza meccanica indipendente da qualunque volontà superiore aggrega e disgrega atomi e corpi, in un processo continuo privo di finalità trascendenti. Oltre il materialismo: le illusioni Tuttavia, la forza della ragione trova in Foscolo un contrappeso ideale nella potenza del sentimento: concetto, quest ultimo, tipicamente romantico. L esigenza di eternità, insoddisfatta sul piano razionale, è appagabile su quello emotivo: alle motivazioni della scienza, valide nell ambito naturale, è possibile contrapporre le ragioni del cuore, valide invece nell ambito storico e umano. L AUTORE / UGO FOSCOLO / 109

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento