L’autore

Ugo Foscolo

1778-1827

Foscolo e noi

L’opera di Foscolo si colloca all’incrocio fra l’Illuminismo, il Neoclassicismo e il nascente Romanticismo. Percorrendo ciascuna di queste correnti non senza inquietudine, Foscolo rappresenta, con la sua personalità appassionata, uno degli interpreti europei più significativi del travaglio e delle incertezze di un’età di passaggio, divisa tra ragione e sentimento, cosmopolitismo e patriottismo, armonia classica e tensione eroica.

Fin dalla giovinezza, Foscolo è stato poeta e scrittore pienamente calato nelle vicende storiche del suo tempo. Ai primi entusiasmi per gli ideali di libertà e d’indipendenza, che credeva potessero realizzarsi in Italia grazie a Napoleone, segue la disillusione, testimoniata dal suo romanzo giovanile Ultime lettere di Jacopo Ortis, il primo romanzo italiano moderno, in cui lo scrittore filtra la tradizione europea della narrativa epistolare. Ma come letterato egli continua ad avere una forte consapevolezza della propria missione civile e politica. Nei Sepolcri, che rappresentano il suo capolavoro, celebra la poesia capace di rendere eterne le azioni eroiche degli uomini, esaltando una concezione civile e morale della scrittura; mentre nelle Grazie, l’opera della maturità, un poema incentrato sull’esaltazione della bellezza, affida alla poesia il ruolo di educare e di consolare gli animi.

Leggere oggi la sua opera ci permette di conoscere non solo un poeta, ma un uomo che ha tenacemente creduto nell’intreccio tra arte e vita al punto da diventare, per la sua generazione, e per le successive, un personaggio di riferimento, un modello, un mito: l’incarnazione stessa del ribelle appassionato, dell’esule perseguitato, dell’amante infelice. Per la nostra sensibilità non è semplice entrare in sintonia con la figura dell’eroe o del genio, che può apparirci troppo egocentrica per essere autentica. Ma anche nell’inattualità possiamo cogliere il fascino e la suggestione: soprattutto se e quando alcuni sentimenti, affetti, stati d’animo di un poeta di più di due secoli fa possono assomigliare ai nostri.

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento