La vigna di Renzo
I promessi sposi, cap. 33
I promessi sposi, cap. 33
1 Riassumi il contenuto del brano in circa 10 righe.
2 Perché nessun albero della vigna oltrepassava l’altezza del muro?
3 Che cosa trova Renzo nella sua casa abbandonata?
4 Perché l’amico incontrato sull’uscio ha gli occhi fissi al cielo (r. 52)?
5 All’interno dei lunghi elenchi botanici, osservi delle rime? Secondo te, quale funzione hanno?
6 Che tipo di lessico è impiegato dall’autore? In che rapporto si pone con l’irrazionalità e la selvatichezza della natura?
7 Individua le espressioni che mettono in rapporto il disordine della natura lasciata crescere da sola con quello della società. Che giudizio emerge di quest’ultima?
8 Quale significato assume l’incontro di Renzo con il vecchio amico dopo la visita alla vigna? Che cosa fanno i due?
Scegli e sviluppa una delle seguenti tracce.
a La descrizione della vigna, disordinata e inselvatichita, suggerisce considerazioni sul rapporto tra natura e civiltà, nei Promessi sposi e non solo. A Manzoni è evidentemente estranea una visione idilliaca e appagante della natura. Commenta il brano in relazione a questo tema e al problema dell’origine del male nell’ottica manzoniana.
b Oggi tendiamo ad avere una visione positiva della natura, in contrapposizione alla negatività di certi interventi dell’uomo (che determinano devastazione del paesaggio, inquinamento dell’aria e delle acque, riscaldamento globale ecc.). Al contrario, qui Manzoni presenta la natura come un sistema disordinato e, in qualche modo, violento: è la natura, in questo caso, a devastare, con la propria scriteriata vitalità, l’ordine di quanto prodotto dall’uomo. Commenta il brano riflettendo sulla contraddizione tra le due diverse concezioni.
1 Di che cosa è stato contento l’amico scrittore citato da Fois all’inizio del brano?
2 Individua gli argomenti sulla base dei quali l’autore critica l’insegnante che “snobba” I promessi sposi.
3 Spiega con parole tue il concetto, alto e non banale, di “divertimento” sostenuto da Fois.
4 Per l’autore, che cosa possono insegnare a un adolescente di oggi I promessi sposi?
5 In che cosa consiste per Fois la differenza tra “intrattenimento” e “formazione”? A quale dei due obiettivi dovrebbe guardare maggiormente la scuola? perché?
6 Quale destino unisce genitori e insegnanti?
7 Sintetizza la tesi fondamentale del brano in circa 5 righe.
Scegli e sviluppa una delle seguenti tracce.
a Nel nostro sistema di istruzione, in tutti gli indirizzi della scuola secondaria superiore, I promessi sposi continuano a essere l’unico romanzo la cui lettura è prevista obbligatoriamente. La cosa non a tutti sta bene: anche molti docenti negli ultimi anni hanno messo in discussione il primato dell’opera manzoniana, che – sostengono alcuni – oggi potrebbe essere tranquillamente sostituita da testi più moderni, anche al fine di offrire agli studenti un modello linguistico aggiornato. Che cosa ne pensi? Sostieni la tua tesi, facendo riferimento anche alla tua esperienza scolastica.
b Nel suo saggio, Fois difende a spada tratta Manzoni da chi vorrebbe togliere il suo libro dalle scuole. A chi obietta che si tratta di un romanzo “ostico”, la cui difficoltà rischia di allontanare i giovani lettori di oggi dal “piacere della lettura”, Fois replica: Chi tenta la strada del piacere della lettura in quanto tale, a scuola è destinato a soccombere. Il piacere della lettura è una conquista, spesso privata, spesso dettata da un amalgama esistenziale imponderabile, spesso totalmente extrascolastico (rr. 64-66). Sei d’accordo con questa affermazione oppure no? Chiarisci il tuo punto di vista, facendo riferimento anche alla tua esperienza scolastica.
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento