I SAPERI FONDAMENTALI

I SAPERI FONDAMENTALI

LA SINTESI

LA VITA

Ugo Foscolo nasce nel 1778 sull’isola Zante da padre italiano e madre greca. Nel 1793, alcuni anni dopo la morte del padre, si trasferisce con la famiglia a Venezia. Studia i classici e inizia a frequentare, ancora giovanissimo, i salotti aristocratici, dove entra in contatto con vari intellettuali dell’epoca. Mondanità, amori appassionati e un’intensa attività politico-letteraria caratterizzano tutta la vita dell’autore. L’arrivo di Napoleone in Italia nel 1796 desta in lui grande entusiasmo, subito seguito dalla delusione dopo la firma del trattato di Campoformio (1797). Nello stesso periodo si trasferisce a Bologna, dove avvia la stesura delle Ultime lettere di Jacopo Ortis.

Al ritorno di Napoleone in Italia, Foscolo rimane nell’esercito e si sposta tra Lombardia, Emilia e Toscana, ma ben presto si spegne in lui ogni speranza riposta in Napoleone. Segue un periodo inquieto, seppur proficuo sul piano letterario: viaggia per la Francia e successivamente si reca a Milano, a Venezia e nel 1812 si stabilisce a Firenze. Con il ritorno degli austriaci (1815) lascia per sempre l’Italia: va in Svizzera, poi in Inghilterra. Muore in un sobborgo di Londra nel 1827, malato e sommerso dai debiti. Nel 1871 le sue spoglie vengono traslate nella chiesa di Santa Croce, a Firenze.

le opere

Ultime lettere di Jacopo Ortis Ispirato dai Dolori del giovane Werther di Goethe e dalla Nuova Eloisa di Rousseau, l’Ortis (1802) è un romanzo epistolare che presenta tratti fortemente autobiografici e racchiude i temi chiave del giovane Foscolo: l’▶ esilio, la ▶ disillusione, il dissidio tra ideali e realtà, il desiderio di autoannientamento. La storia narra di un giovane che si rifugia sui colli Euganei in seguito al trattato di Campoformio; qui si innamora, ricambiato, di Teresa. Purtroppo la ragazza è già promessa a un altro uomo, ricco, egoista e limitato. Il dolore per l’amore irrealizzato si somma alla disillusione politica inducendolo al suicidio. Il fallimento personale del protagonista è specchio di una più vasta delusione storica.

Jacopo è un eroe romantico, caratterizzato da slanci sentimentali e inquietudini. Nei suoi confronti la natura assume il duplice aspetto di rifugio e luogo ostile; mentre l’amore impossibile e idealizzato per Teresa, rappresenta l’unica speranza di salvezza, destinata presto a svanire.


I sonetti e le odi Nel 1803 Foscolo pubblica la raccolta Poesie, comprensiva di 2 odi e 12 sonetti. Nelle odi (A Luigia Pallavicini caduta da cavallo e All’amica risanata) emerge il ▶ neoclassicismo di Foscolo. I sonetti (tra i quali Alla sera, A Zacinto, In morte del fratello Giovanni) sono invece di ispirazione romantica e in essi l’io lirico foscoliano scopre la funzione dell’ ▶ autobiografia come avventura esistenziale. La lontananza dagli affetti e dalla patria, il disinganno, il disprezzo per la banalità dell’esistenza rappresentano i temi principali.


Dei Sepolcri Pubblicato nel 1807, il carme prende spunto dall’editto di Saint-Cloud (1804), che decretava lo spostamento dei cimiteri fuori dai centri abitati per motivi di igiene. Dallo spunto contingente, Foscolo compone un poema sul valore storico e sociale dei sepolcri. I versi, 295 endecasillabi sciolti, sono suddivisi in quattro parti tematiche: l’illusione della tomba (vv. 1-90); la storia dei culti funebri (vv. 91-150); la funzione civile e culturale delle tombe (vv. 151-212); la funzione eternatrice della poesia (vv. 213-295). Foscolo va oltre la propria cultura materialistica e meccanicistica, lasciando emergere il sentimento e la fede nelle illusioni. In tale ottica la sepoltura si pone quale simbolo della memoria privata e pubblica, mentre il ricordo dei defunti diviene un esempio per i vivi.


Le Grazie Con il poema incompiuto Le Grazie, Foscolo tenta di comporre un’opera allegorica sul progresso della civiltà umana. La struttura è articolata, complessa e sorretta da uno stile di gusto neoclassico, elegante e prezioso.


Notizia intorno a Didimo Chirico e gli altri scritti Nel 1813 pubblica invece la traduzione del Viaggio sentimentale di Sterne, attribuendola a un personaggio di invenzione, Didimo Chierico. Quest’ultimo, nell’appendice Notizia intorno a Didimo Chierico, è presentato in modo del tutto diverso dall’Ortis: distaccato dalle passioni, ironico e pungente. Mentre Jacopo resta travolto dal disinganno, Didimo lo accetta e ne ride.

Foscolo è autore di saggi e articoli di critica letteraria e di argomento storico. In particolare ricordiamo due testi satirici, l’Ipercalisse (1815-1816) e il Ragguaglio (1810), entrambi ricchi di slanci polemici.

Il mito viene ripreso in chiave attualizzante in due delle tre tragedie che Foscolo ha scritto durante la sua vita: Tieste (1795) e Aiace (1810). La terza, Ricciarda (1813), tratta invece di un amore infelice sullo sfondo di un Medioevo tenebroso.

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LE PAROLE CHIAVE

Esilio

L’esilio rappresenta per Foscolo una condizione di vita pressoché permanente. Le sue origini greche, innanzitutto, fanno sì che lui senta la sua terra natia sempre lontana. Inoltre, dopo il trattato di Campoformio, che spegne bruscamente l’entusiasmo con cui aveva aderito agli ideali rivoluzionari, conduce una vita costantemente in fuga, in una sorta di esilio volontario.

Disillusione

Il tema della disillusione percorre tutta la produzione di Foscolo ed è al centro della vicenda biografica e letteraria del poeta. Dal punto di vista politico e personale, il giovane idealista ed entusiasta Foscolo si riscopre disilluso circa le sorti dell’Italia, divisa e sottomessa. Non solo, egli diviene ben presto consapevole del potere delle illusioni, che rappresentano uno strumento di consolazione e di fuga dalla realtà.

Neoclassicismo

Il gusto neoclassico di Foscolo, evidente nelle odi e nel poema Le Grazie, si traduce, oltre che in uno stile raffinato ed elegante, nel culto del mondo antico. Esso è visto come un tempo mitico in cui regnavano l’armonia e la bellezza, valori eterni che, insieme alle virtù civili, l’epoca presente dovrebbe tendere a recuperare.

Autobiografia

La maggior parte delle opere di Foscolo sono di ispirazione autobiografica. I protagonisti delle Ultime lettere di Jacopo Ortis e della Notizia intorno a Didimo Chierico presentano le idee e le convinzioni dell’autore, mostrando una sorta di evoluzione del suo pensiero, dalla delusione bruciante al disincanto. Nei sonetti l’interiorità del poeta, che coinvolge la realtà circostante, e i riferimenti autobiografici fanno dell’io lirico un assoluto protagonista.

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento