Il magnifico viaggio - volume 3

11 Ella, quasi Archimede, arder noi vuole, ché sa che cagionò fiamme e feretri per diafane vie passando il sole; 14 o i petti tutti acciò ferire impetri, ed agli strali suoi cor non s invole, vie più scaltra d Amor, benda ha di vetri. 9 Archimede: il famoso matematico e fi- sico siracusano del III sec. a.C. che, secondo la leggenda, difese la sua città dall assedio romano grazie a geniali invenzioni, tra cui gli specchi ustori. 10 feretri: bare, metonimia per morti. 11 per diafane vie: attraverso mezzi trasparenti, come sono appunto gli specchi ustori. 12 acciò impetri: affinché ottenga di ferire. 13 cor s invole: nessun cuore sfugga. 14 vie: ben. Le parole valgono diafano In fisica si dice diafano un corpo parzialmente trasparente, tale che guardando un oggetto attraverso di esso se ne vedano soltanto i contorni. Con significato più generico, fuori dell uso tecnico, diafano significa trasparente , terso , limpido , riferito soprattutto all aria e al cielo («un atmosfera diafana ), o tenue , pallido , riferito a luce o colore («i colori diafani dell autunno inoltrato ). In senso figurato questo aggettivo può applicarsi anche a una persona o a parti del corpo. Che cosa significa, per esempio, in espressioni come «un volto diafano o «mani diafane ? DENTRO IL TESTO Le lenti che incendiano La poesia come pretesto I contenuti tematici Introducendo un oggetto sconosciuto alla tradizione lirica, gli occhiali, Artale propone una variazione dell immagine canonica della donna. Facendo indossare le lenti all amata (una benda ha di vetri, v. 14) e rendendole così uno strumento di seduzione, il poeta si pone sul «terreno fertilizzato dal Petrarchismo (Getto), complicando però la convenzionale immagine delle luci (v. 4), vale a dire degli occhi della donna: come Archimede ha inventato gli specchi ustori per far convergere i raggi solari sulle navi nemiche, incendiandole, così la bella donna sfrutta le proprietà ottiche della sua speciale benda per incenerire con lo sguardo i suoi ammiratori. Secondo i dettami della poetica barocca, l encomio avviene sotto il segno dell enfasi, anziché dell equilibrio e della misura. Inoltre, se in epoca rinascimentale l obiettivo della lirica amorosa era mettere in mostra le qualità positive della donna, qui la scelta del soggetto si ispira a criteri diversi: il vero protagonista è il poeta stesso, che dà un saggio di bravura e ingegno ampliando il territorio della lodabilità. Qualsiasi oggetto può essere lodato: anzi, più esso è curioso e paradossale, più l artista si dimostra capace di rimescolare le categorie del pensiero e del poetabile, del tutto incurante delle tradizionali gerarchie estetiche e delle antiche concezioni del bello. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 Fai la parafrasi del sonetto. 2 Quali sono, secondo il poeta, le ragioni che spingono la donna a usare gli occhiali? ANALIZZARE 3 Individua le metafore presenti nel componimento. 4 In arder noi vuole (v. 9) quale figura retorica riconosci? 66 / IL SEICENTO 5 Nel testo prevale la paratassi o l ipotassi? Con quali conseguenze sul ritmo del dettato poetico? INTERPRETARE 6 Per quale motivo la donna viene paragonata ad Archimede? A tuo giudizio si tratta di una similitudine efficace? Motiva la tua risposta.

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento