Il magnifico viaggio - volume 3

Prove sul modello INVALSI 80 85 90 95 100 105 110 letteraria, portatore di idee e non soltanto espressivo di sentimenti; è su questa linea che la realtà di Venezia, dei suoi campi, della sua gente, delle sue donne può ritornare sulla scena con pienezza d arte. Questa capacità intelligente di guardare alla propria tradizione e di saperne cogliere i succhi più vitali, e nel contempo rinnovarla, anche profondamente ed incisivamente, ma innestandosi sul suo tronco è il segreto della grandezza di Goldoni, ed è l insegnamento più proficuo che egli ci ha dato. [...] Come il dialetto goldoniano fu declassato a vernacolo, così la moralità goldoniana, che è talvolta anche graffiante e sempre polemica, fu fraintesa e ridotta a spicciolo moralismo perbenistico e piccolo-borghese. A dirla in termini spicci: Goldoni, pur con dichiarazioni di ossequio agli ordinamenti censorii e a stimati patrizi, pestò i piedi a non pochi, e fu perciò inviso a molti: Gallina, Selvatico, Bon3 e gli altri non poterono essere invisi ad alcuno, perché il loro discorso rimaneva superficiale entro il quadro neutro di una tradizione accettata e devitalizzata. Per concludere, credo che quanto si è qui rilevato metta in chiaro la sostanziale inesattezza del giudizio del Pandolfi,4 secondo il quale «Goldoni constata la natura e non giudica, nella sua fase più libera. Il suo giudizio tende a farsi ipocritamente moralistico, basato più sull opportunità del comportamento che sul rigore intimo della coscienza. Su questo terreno vengono a erigersi i suoi limiti che si fanno ben presto palmari e senza equivoci : che è un giudicare Goldoni sul metro romantico e tardo-romantico, e non su quello illuministico, che gli è più proprio, basato sulla ragione, sul buon senso, sulla socialità, e dunque proprio sul comportamento [...]. Non è certo a caso che il Goldoni, restauratore della Commedia di carattere (o per dir meglio, col Caccia5 «dei caratteri ), sia parso «più pittore di ambienti che di caratteri : ché i suoi personaggi sono un tutt uno con l ambiente in cui vivono, lo definiscono e ne sono definiti. l ambiente che chiama a vivere e ad agire i personaggi goldoniani. Da questo punto di vista pochi autori italiani sono stati impegnati come Carlo Goldoni, per intima e profonda convinzione e non certo per ipocrito moralismo. Come egli stesso dice, «partant de l embl me de la Comédie, ridendo castigat mores, je crus que la Thé tre pouvoit s ériger en licée pour prévenir les abus, et en emp cher les suites 6 (Mémoires, I 42). 3 Bon: Giacinto Gallina (1852-1897), Riccardo Sel- vatico (1849-1901), commediografi in vernacolo veneziano; Francesco Augusto Bon, drammaturgo (1788-1858). 4 Pandolfi: Vito Pandolfi, critico teatrale e regista (1917-1974). 636 / LA COMPETENZA DI LETTURA 5 Caccia: Ettore Caccia, critico letterario (1925-1973). 6 «partant de l embl me... suites : «Partendo dall i- deale della commedia, che ridendo corregge i costumi , fui di parere che anche il teatro potesse erigersi a liceo per prevenire gli abusi e impedirne le conseguenze .

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento