Il magnifico viaggio - volume 3

130 Russia e la Francia,74 non vi potea allignare75 né concordia fra gli ordini, né efficacità di determinazioni,76 né giusta e durevole libertà. Continuai il divertimento della slitta con furore, per quelle cupe selvone, e su quei lagoni crostati, fino oltre ai 20 di aprile; ed allora in soli quattro giorni con una rapidità incredibile seguiva il dimoiare77 d ogni qualunque gelo, attesa la lunga permanenza del sole su l orizzonte, e l efficacia dei venti marittimi; e allo sparir delle nevi accatastate forse in dieci strati l una su l altra, compariva la fresca verdura;78 spettacolo veramente bizzarro, e che mi sarebbe riuscito poetico se avessi saputo far versi. 74 donde nasceano e la Francia: Alfie- ri afferma che la propensione dei nobili e dei borghesi a farsi corrompere rendeva facile ai governi di Russia e Francia in- fluenzare indebitamente e illecitamente (cioè attraverso la forza del denaro) la vita politica svedese. 75 allignare: attecchire. 76 efficacità di determinazioni: efficacia di decisioni politiche. 77 il dimoiare: lo scioglimento. 78 verdura: vegetazione. DENTRO IL TESTO Il viaggio contro la noia I contenuti tematici Nella Giovinezza i viaggi di Alfieri si susseguono a ritmo incalzante, con un continuo cambio di scenari, di atmosfere, di persone. Alla sete di conoscenza dello scrittore contribuiscono l insoddisfazione e la noia da cui egli si sente continuamente assalito: i viaggi rappresentano un tentativo, in realtà vano, di fuggire da una condizione dello spirito che l autore riuscirà a placare solo con la conversione letteraria. La noia che lo porta a cambiare continuamente l oggetto dei suoi desideri e delle sue passioni è anche la causa dell incapacità di approfondire i propri interessi. Alfieri si accusa più volte, infatti, di superficialità (Ma incapace poi di ogni seria e continuata applicazione, non la studiai che alla grossa, rr. 121-122). Il tema della formazione culturale Alfieri è affamato di cultura classica, ma non fatica a constatare i propri limiti, che gli impediscono di comprendere le citazioni in latino contenute nell opera di Montaigne. La critica alla formazione culturale ricevuta, presente fin dall incipit della Vita, costituisce un vero e proprio cruccio che non abbandona mai lo scrittore, costretto a un faticoso lavoro da autodidatta. Metastasio e Federico II: lo sdegno per il servilismo e l autoritarismo Emerge qui in modo chiaro il carattere altero e sdegnoso di Alfieri, che, in nome della libertà e dell odio per qualsiasi forma di autoritarismo, rifiuta di trascorrere le serate nei salotti austriaci che si onoravano della presenza di Metastasio: Alfieri disprezza il celebrato poeta perché asservito al sovrano, apostrofandolo Musa appigionata o venduta (rr. 45-46). Si scorge, in tale polemica, l ideale di artista vagheggiato dall autore e descritto nel trattato Del principe e delle lettere: non il cortigiano bisognoso di denaro e protezione, ma l intellettuale libero, che rifiuta le lusinghe del mecenatismo per esprimere senza condizionamenti il proprio pensiero. Una situazione simile si ripete nella Prussia di Federico II, che Alfieri giudica una universal caserma (r. 66), rimanendo inorridito dalla presenza massiccia dei soldati del vasto esercito prussiano. Al cospetto del re egli non solo non indossa l uniforme, come dovrebbe, ma lo fissa negli occhi per manifestargli la fierezza della propria libertà. Da questi atteggiamenti di superiorità e di sfida traspare dunque il temperamento orgoglioso del poeta, che, tuttavia, è anche capace di sottoporre sé stesso e i propri comportamenti a un ironica autocritica, come quando si definisce assai originale e risibile (rr. 49-50) in relazione ad alcune pose assunte. La ricerca di paesaggi deserti e sconfinati Nel racconto delle tappe svedesi del viaggio, infine, si coglie l attrazione di Alfieri, di gusto tipicamente preromantico, per i paesaggi incontaminati (io mi diletto molto più degli estremi, r. 117), che lo scrittore, volontariamente, attraversa in condizioni precarie e su diligenze poco confortevoli. Gli spazi sconfinati e solitari rappresentano il teatro congeniale per soddisfare il desiderio del sublime e dell illimitato e, allo stesso tempo, per dare requie a un cuore perennemente afflitto da malinconia e insoddisfazione. 602 / IL SETTECENTO

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento