Il magnifico viaggio - volume 3

90 95 100 105 110 115 120 125 di quelle mie parole barbare italianizzate, ell era bastantemente pura e toscana; stante che io deridendo sempre tutte le altre pronunzie italiane, che veramente mi offendeano l udito, mi era avvezzo a pronunziar quanto meglio poteva e la u, e la z, e gi, e ci, ed ogni altra toscanità. Onde alquanto inanimito56 dal suddetto conte Catanti a non trascurare una sì bella lingua, e che era pure la mia, dacché di essere io francese non acconsentiva a niun modo, mi rimisi a leggere alcuni libri italiani. Lessi, tra molti altri, i Dialoghi dell Aretino,57 i quali benché mi ripugnassero per le oscenità, mi rapivano pure per l originalità, varietà, e proprietà dell espressioni. E mi baloccava58 così a leggere, perché in quell inverno mi toccò di star molto in casa ed anche a letto, atteso i replicati incomoducci che mi sopravvennero per aver troppo sfuggito l amore sentimentale.59 Ripigliai anche con piacere a rileggere per la terza e quarta volta il Plutarco; e sempre il Montaigne; onde il mio capo era una strana mistura di filosofia, di politica, e di discoleria.60 Quando gl incomodi mi permetteano d andar fuori, uno dei maggiori miei divertimenti in quel clima boreale era l andare in slitta; velocità poetica, che molto mi agitava e dilettava la non men celere61 fantasia. Verso il fin di marzo partii per la Svezia; e benché io trovassi il passo del Sund affatto libero dai ghiacci, indi la Scania libera dalla neve; tosto ch ebbi oltrepassato la città di Norkoping, ritrovai di bel nuovo un ferocissimo inverno, e tante braccia di neve, e tutti i laghi rappresi,62 a segno che63 non potendo più proseguire colle ruote, fui costretto di smontare il legno64 e adattarlo come ivi s usa sopra due slitte; e così arrivai a Stockolm. La novità di quello spettacolo, e la greggia65 maestosa natura di quelle immense selve, laghi, e dirupi, moltissimo mi trasportavano;66 e benché non avessi mai letto l Ossian,67 molte di quelle sue immagini mi si destavano ruvidamente scolpite, e quali le ritrovai poi descritte allorché più anni dopo lo lessi studiando i ben architettati versi del celebre Cesarotti.68 La Svezia locale,69 ed anche i suoi abitatori d ogni classe, mi andavano molto a genio; o sia perché io mi diletto molto più degli estremi, o altro sia ch io non saprei dire; ma fatto si è, che s io mi eleggessi di vivere nel Settentrione, preferirei quella estrema parte a tutte l altre a me cognite.70 La forma del governo della Svezia, rimestata71 ed equilibrata in un certo tal qual modo che pure una semilibertà vi trasparisce, mi destò qualche curiosità di conoscerla a fondo. Ma incapace poi di ogni seria e continuata applicazione, non la studiai che alla grossa.72 Ne intesi pure abbastanza per formarne nel mio capino un idea: che stante la povertà delle quattro classi votanti,73 e l estrema corruzione della classe dei nobili e di quella dei cittadini, donde nasceano le venali influenze dei due corruttori paganti, la 56 inanimito: incoraggiato. 57 Dialoghi dell Aretino: i Dialoghi di Pie- tro Aretino (1492-1556) si caratterizzano per una scrittura anticonvenzionale e una capacità di giudizio arguta e originale. 58 baloccava: divertivo. 59 atteso l amore sentimentale: a causa delle reiterate malattie veneree (replicati incomoducci) derivanti dall essermi dato ad amori occasionali (e non sentimentali, che implicano cioè la fedeltà a una stessa donna). 60 discoleria: si riferisce alla lettura di Aretino, discola in quanto caratterizzata da contenuti licenziosi e piccanti. 61 celere: veloce, pronta. 62 rappresi: ghiacciati. 63 a segno che: al punto che. 64 il legno: la carrozza. 65 greggia: grezza, selvaggia. 66 mi trasportavano: mi esaltavano. 67 l Ossian: si riferisce ai Canti di Ossian, un insieme di canti gaelici raccolti e rielaborati per la prima volta dallo scrittore scozzese James Macpherson (1736-1796); l opera fu un punto di riferimento per gli scrittori preromantici e romantici. 68 Cesarotti: Melchiorre Cesarotti (17301808), poeta e linguista, autore del Saggio su la filosofia delle lingue e di varie tra- duzioni, tra cui quella dell Iliade di Omero e delle Odi di Pindaro. La sua opera più celebre è proprio la traduzione dei Canti di Ossian, pubblicata per la prima volta nel 1763. 69 La Svezia locale: i luoghi della Svezia. 70 cognite: note. 71 rimestata: riesaminata, rivista (il verbo rimestare indica letteralmente l azione di rimescolare ). 72 alla grossa: nelle sue linee generali, superficialmente. 73 quattro classi votanti: avevano diritto di voto i nobili, gli ecclesiastici, i borghesi (cittadini, r. 124) e i contadini. L AUTORE / VITTORIO ALFIERI / 601

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento