Il magnifico viaggio - volume 3

il tiro e, alla fine, sarei diventata quello che tutti si aspettavano che diventassi una bambina che dorme quando deve dormire e che parla quando deve parlare, socializzata al punto giusto, obbediente al punto giusto. Una bambina comprensibile, insomma. Ma, a quel tempo, non usava dare tanta importanza ai piccoli; se c erano dei problemi, si sarebbero risolti con il tempo. L unica cosa importante era essere obbedienti. E se non li avesse risolti il tempo, i problemi, ci avrebbe comunque pensato la selezione naturale. Il pedagogo a cui si ispirava mio padre, infatti, era Darwin: per lui solo i forti e gli adatti erano degni di sopravvivere. I vasi di coccio tra i vasi di ferro non gli interessavano, si sarebbero eliminati da soli. La visione di mia madre, invece, era più vicina a quella di un domatore di bestie feroci o di capricciosissime scimmie. Prima di ogni altra cosa, i bambini andavano appunto domati e, per farlo, erano validi tutti i sistemi, tranne quello del bocconcino premio. Il bocconcino premio, infatti, poteva venire scambiato, come qualsiasi altra forma di gratificazione, per debolezza e scatenare così inappropriate resistenze. Con questo sistema, sia io che mio fratello siamo diventati in breve tempo degli abili lettori del pensiero. Sempre sull attenti, sempre pronti a ubbidire, ancor prima che l ordine si manifestasse in parole. Naturalmente, in questa visione formativa non rientrava la possibilità di malesseri o malattie. Qualsiasi dolore, qualsiasi lamento veniva catalogato nella serie inopportune richieste di attenzione e, in quanto tale, ignorato. Forse proprio per questo, intorno ai tre anni ho sfiorato la peritonite. Per fortuna, in quel periodo, il più assiduo corteggiatore di mia madre era un pediatra ed è stato lui ad accorgersi che quel continuo pianto non era una furbesca strategia per ottenere una carezza o un bacio, ma qualcosa di davvero serio che stava accadendo nella mia pancia. Ricordo ancora perfettamente l espressione improvvisamente impaurita e preoccupata di mia madre. A un tratto c era, era lì e, soprattutto, mi vedeva. Rammento poi la corsa in macchina, gli alberi capovolti dietro al finestrino, poi l ingresso nella sala operatoria e una maschera nera di gomma come una proboscide che mi veniva messa sul volto, una puzza tremenda e poi più niente. Silenzio, buio, finalmente sonno! Ed è stato sempre grazie a quel pediatra che, una certa sera, sul mio comodino sono comparse delle pil- lole di colore arancione e delle polveri effervescenti bianche. Le pozioni magiche che aspettavo da tempo! Bastava ingerirle per sprofondare in pochi minuti tra le braccia di Morfeo. La mia mano, sul bicchiere d acqua, tremava come quella dei naufraghi quando afferrano la prima noce di cocco. Giù, presto, le pillole; giù, presto, la polvere. Gratitudine per le palpebre improvvisamente pesanti, per gli sciacquoni sempre più lontani, per l autobus che sarebbe arrivato e non mi avrebbe trovato ad attenderlo perché, finalmente, come tutti gli altri, sarei stata nel mondo dei sogni. Grazie chimica! Quando nessuno si prendeva cura di me, tu l hai fatto! Grazie bromuro, dolce compagno delle mie notti e dei miei giorni. Perché non dormivo? Non dormivo perché pensavo alla morte. Non avevo perso ancora nemmeno uno dei miei nonni, eppure non pensavo ad altro. Pensavo alla morte dei miei genitori, alla mia, a quella degli animali e delle piante. Pensavo che anche il sole, un giorno, sarebbe potuto morire. (Susanna Tamaro, Ogni angelo è tremendo, Bompiani, Milano 2013) PER DISCUTERNE Durante la sua infanzia rievoca Susanna Tamaro il valore che il mondo adulto sembrava proporre come quello fondamentale era l obbedienza. Oggi quanto è ancora importante essere obbedienti nell educazione dei bambini e dei ragazzi? In che misura per esempio ritieni che conti l obbedienza nella valutazione della condotta degli studenti a scuola? Pensi che si tratti di un retaggio del passato oppure che sia una sorta di competenza sociale , utile se non addirittura indispensabile in molte situazioni? E ancora: l obbedienza determina necessariamente una limitazione della libertà? Discutine con la classe. L AUTORE / VITTORIO ALFIERI / 595

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento