I trattati politici

| I trattati politici | Oltre che molte opere in versi, Alfieri ha scritto anche testi in prosa. infatti autore di un cospicuo epistolario, di una serie di appunti (in francese e in italiano) di vario genere personali, psicologici, di costume che vanno sotto il titolo di Giornali, di un autobiografia (di cui tratteremo ampiamente più avanti), nonché di due originali trattati politici, che confermano l importanza delle sue meditazioni su temi tipicamente illuministici come la libertà e la tirannide. DELLA TIRANNIDE Il trattato, composto di 2 libri, viene scritto nel 1777, anche se l autore lo dà alle stampe soltanto tre anni dopo. Il primo libro presenta, in uno stile secco e teso, un analisi della tirannide, definita come quel particolare tipo di governo in cui «chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d impunità . Nel secondo libro si descrive la vita sotto la tirannide: chi da tempo è sottoposto a un simile regime non si accorge della violenza che subisce; solo gli uomini più virtuosi potranno dunque rinfocolare l amore per la libertà. In questo senso, Alfieri giudica la tirannide moderna ancor più pericolosa di quella antica, perché si maschera spesso dietro un potere apparentemente illuminato, gettando così le basi per durare molto a lungo. Una soluzione potrebbe essere il tirannicidio, che però l autore non giudica un mezzo utile a instaurare la repubblica, poiché in tal modo spesso a un regime tirannico ne succede un altro. DEL PRINCIPE E DELLE LETTERE Diviso in 3 libri, il trattato viene cominciato nel 1778 e ultimato solo molti anni dopo, nel 1786. Tema centrale è il complesso rapporto tra cultura e potere: Alfieri sostiene la necessità della completa indipendenza dell artista dalle istituzioni politiche, poiché solo a tale condizione egli può ricercare la verità e sostenere liberamente le proprie idee. Ancor più di pittori, scultori, architetti e scienziati, i letterati devono restare lontani dai principi, che, tentando di blandirli e mostrando di proteggerli, in realtà li corrompono per ottenerne la sottomissione. Nel trattato si delinea pertanto una concezione aristocratica del letterato, che dovrà essere libero dal bisogno economico e spinto verso la gloria dall insopprimibile impulso morale a esprimere la verità. I tirannicidi (particolare), copia romana di un bronzo greco, II secolo. Napoli, Museo Archeologico Nazionale. 575

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento