Il magnifico viaggio - volume 3

I grandi temi coglie con entusiasmo gli intenti egualitari e le idee di tolleranza, la polemica antinobiliare e la condanna morale del fanatismo, ma non condivide le posizioni più radicali: l ateismo; il cosmopolitismo (Parini è fortemente legato, sin quasi a identificarsi con esse, alla sua terra d origine, la Brianza, e alla città in cui vive, Milano); un certo atteggiamento scientista presente in alcune correnti dell Illuminismo europeo; la concezione utilitaristica della cultura, secondo la quale la letteratura dovrebbe mirare esclusivamente all utilità sociale dei suoi messaggi, tralasciando l interesse per la forma (mentre, come vediamo nell ode La salubrità dell aria, Parini mira a unire l «utile al «vanto / di lusinghevol canto , cioè alla cura formale del dettato poetico, T1, p. 481). Ad arginare le tendenze sovversive e violente dell epoca rivoluzionaria vi è poi l adesione alla fede cristiana. Lontano dall ateismo di buona parte dell Illuminismo francese, egli vede nel cristianesimo, sul piano spirituale, una religione capace di rivelare il senso ultimo dell esistenza e, sul piano sociale, una solida base per la convivenza civile. Il poeta e il popolo Determinata dunque da un armonica sintesi di componenti diverse, la posizione morale di Parini si esprime nella sua opera attraverso una vivida rappresentazione di sé come modello etico e culturale. Il poeta si pone come la figura intellettuale e civile che educa il popolo all uso della ragione e lo spinge a un atteggiamento altruistico e solidale, indispensabile per affrontare e risolvere i problemi più drammatici della società. POETA COME MODELLO ETICO E CULTURALE DAI TEMI ai testi: T2 > p. 488 T5 > p. 512 battaglia per una società più giusta, improntata a dignità e ragione due matrici ideologiche Cristianesimo Illuminismo visto come religione razionale , base per la convivenza civile adesione ai valori dell egualitarismo e della tolleranza ma rifiuto delle posizioni più radicali (ateismo e scientismo) LA PAROLA SCIENTISMO / Con questo vocabolo si indica l atteggiamento intellettuale di chi ritiene il metodo delle scienze fisiche e sperimentali l unico criterio per la costruzione di un sapere valido, e svaluta quindi ogni forma di conoscenza fondata su altri presupposti. Il termine fu coniato in Francia nella seconda metà dell Ottocento, assumendo in seguito, di volta in volta, un accezione positiva o negativa. Oggi è usato in senso negativo per indicare l indebita estensione del metodo scientifico ad aspetti della realtà che sfuggono alla pretesa di una conoscenza rigorosa e oggettiva. 476 / IL SETTECENTO

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento