Il magnifico viaggio - volume 3

30 35 40 45 50 55 cavaliere In verità mi fate ridere. Che mai può avere di stravagante costei, che non sia comune all altre donne? marchese Ha un tratto11 nobile, che incatena. conte bella, parla bene, veste con pulizia, è di un ottimo gusto. cavaliere Tutte cose che non vagliono un fico.12 Sono tre giorni ch io sono in questa locanda, e non mi ha fatto specie veruna.13 conte Guardatela, e forse ci troverete del buono. cavaliere Eh, pazzia! L ho veduta benissimo. una donna come l altre. marchese Non è come l altre, ha qualche cosa di più. Io che ho praticate le prime dame,14 non ho trovato una donna che sappia unire, come questa, la gentilezza e il decoro. conte Cospetto di bacco!15 Io son sempre stato solito trattar donne: ne conosco li difetti ed il loro debole. Pure con costei, non ostante il mio lungo corteggio16 e le tante spese per essa fatte, non ho potuto toccarle un dito. cavaliere Arte, arte sopraffina. Poveri gonzi!17 Le credete, eh? A me non la farebbe. Donne? Alla larga tutte quante elle sono. conte Non siete mai stato innamorato? cavaliere Mai, né mai lo sarò. Hanno fatto il diavolo18 per darmi moglie, né mai l ho voluta. marchese Ma siete unico della vostra casa: non volete pensare alla successione? cavaliere Ci ho pensato più volte, ma quando considero che per aver figliuoli mi converrebbe soffrire19 una donna, mi passa subito la volontà.20 conte Che volete voi fare delle vostre ricchezze? cavaliere Godermi quel poco che ho con i miei amici. marchese Bravo, Cavaliere, bravo; ci goderemo. conte E alle donne non volete dar nulla? cavaliere Niente affatto. A me non ne mangiano21 sicuramente. conte Ecco la nostra padrona. Guardatela, se non è adorabile. cavaliere Oh la bella cosa! Per me stimo più di lei quattro volte un bravo cane da caccia. marchese Se non la stimate voi, la stimo io. cavaliere Ve la lascio, se22 fosse più bella di Venere. ATTO I, scena quinta Mirandolina e detti. 60 mirandolina M inchino a questi cavalieri. Chi mi domanda23 di lor signori? 11 tratto: modo di fare. 12 non vagliono un fico: non valgono nulla. 13 non veruna: non ha destato in me alcun interesse. 14 Io che ho praticate le prime dame: io che ho frequentato le signore più nobili. 15 Cospetto di bacco!: perbacco! 16 corteggio: corteggiamento. 17 gonzi: sciocchi. 18 Hanno fatto il diavolo: hanno fatto di tutto. 19 mi converrebbe soffrire: sarei costretto a sopportare. 20 la volontà: la voglia. 21 A me non ne mangiano: non me ne spillano (di denaro). 22 se: anche se. 23 domanda: desidera. Le parole valgono stravagante L aggettivo stravagante indica letteralmente ciò che divaga, che esce fuori dai limiti, dal comune, dalla consuetudine, dal normale: le «rime stravaganti , per esempio, sono quelle rimaste fuori dalla raccolta curata dal poeta stesso (anche se in questi casi i filolo- gi dicono più comunemente estravaganti); le «pagine stravaganti costituiscono l opera minore di un autore oppure trattano argomenti diversi da quelli che egli è solito trattare. Per estensione, l aggettivo può dunque significare straordinario , eccezionale , singolare . Oggi, però, tendiamo a utilizzarlo in un altra accezione: a proposito di una persona che si comporta in modo inconsueto o fuori del normale, e quindi estrosa, strana, bizzarra. Con uso figurato possiamo dire anche che un tempo o una stagione è stravagante. In tal caso che cosa intendiamo? L AUTORE / CARLO GOLDONI / 417

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento