Il magnifico viaggio - volume 3

70 don marzio (Oh, questa poi della ballerina voglio che tutti la sappiano). (da sé) ridolfo Servita del rosolio. don marzio Flusso e riflusso, per la porta di dietro. (bevendo il rosolio) ridolfo Ella starà male, quando ha il flusso e riflusso per la porta di dietro.19 19 Ella starà male dietro: nemmeno Ridolfo sfugge alla volgarità del doppio senso. DENTRO IL TESTO I caratteri di due diversi pettegoli Il nobile senza denaro e senza dignità I contenuti tematici I semplici ma ineccepibili ragionamenti dell astuto Trappola, originati dalle affermazioni di Don Marzio, rivelano la malevolenza, la morbosa curiosità (Raccontami qualche cosa, r. 32) e la propensione al pettegolezzo del cavaliere napoletano. Con estrema sfacciataggine, il nobile parla male di Eugenio (Sì, or ora non ha più niente, è morto di fame, r. 8) e rivela i suoi maldestri tentativi di rimediare alle perdite al gioco (impegnando gli orecchini della moglie), ma contemporaneamente presenta sé stesso come persona riservata e affidabile (Io sono una persona, alla quale si può confidare un segreto, r. 11; A me lo puoi dire; sai chi sono, io non parlo, r. 35) e fa la morale al garzone (Male, malissimo; se farai così, perderai il credito, nessuno si fiderà di te, r. 15). Ma Trappola, nel momento in cui Don Marzio chiede informazioni su Lisaura, gli fa il verso, svergognandolo: Se racconterò i fatti degli altri, perderò il credito, e nessuno si fiderà più di me (rr. 33-34). L attitudine alla diffamazione, d altra parte, riguarda pienamente anche lo stesso Trappola (So e non so, r. 31). lui, infatti, a gettare gratuitamente discredito su Lisaura con un affermazione falsa (Anzi desidera che la si profitti per far partecipe anche lui delle sue care grazie, rr. 42-43). La differenza tra i due è che il garzone, consapevole dei propri limiti, ammette sinceramente di essere una persona alla quale non si può confidar niente (r. 12): Perché ho un vizio, che ridico tutto con facilità (r. 14). Attraverso la figura di Don Marzio, Goldoni rappresenta una nobiltà decaduta che, non volendo rinunciare ai propri agi, tenta di garantirseli alle spalle di chi lavora (Per dieci quattrini vuol bevere il caffè, e vuole un servitore al suo comando, rr. 18-19, commenta Trappola tra sé e sé) o con espedienti come il prestito di denaro a pegno. Questa aristocrazia parassitaria vive di orgoglio e privilegi (Così parli con un par mio?, r. 65), ma non ha alcun ruolo sociale attivo e costruttivo: Don Marzio si cura delle vite degli altri solo per ricavarne qualche pettegolezzo e godere del magro potere garantito dalla maldicenza (Oh, questa poi della ballerina voglio che tutti la sappiano, r. 70). Giandomenico Tiepolo, Il carnevale (particolare), 1797. Venezia, Ca Rezzonico. 412 / IL SETTECENTO

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento