IL CARATTERE - Un genio malinconico

LA FUGA C O N U N A C O M PAG N I A DI COMMEDIANTI In questo dipinto ottocentesco viene rievocato un celebre episodio dell adolescenza di Goldoni, raccontato anche in una famosa pagina della sua autobiografia in francese (Mémoires): nell aprile del 1721, all età di quattordici anni, Carlo fugge da Rimini a Chioggia (dove i genitori si erano trasferiti) al seguito di una compagnia di comici dai quali era stato affascinato: segno precoce della sua vocazione teatrale. Vincenzo Cabianca, Il giovinetto Goldoni tra i comici nel suo primo viaggio da Rimini a Chioggia, 1858. Collezione privata. la Repubblica veneziana, tra il 1737 e il 1741 Goldoni dirige il teatro San Giovanni Crisostomo, a Venezia. In questo periodo può dedicarsi alla scrittura, dando inizio, con Momolo cortesan (1738) e, più tardi, con La donna di garbo (1743), a una radicale riforma della commedia. Nel 1745, però, dovendo far fronte a ingenti debiti dovuti a una truffa subita dal fratello, è costretto a trasferirsi a Pisa per esercitare a tempo pieno l avvocatura. IL CARATTERE In Toscana, grazie alle relazioni intessute dopo l ingresso nella sezione locale dell Accademia dell Arcadia, si procura una buona clientela: «Lavoravo giorno e notte, avevo più cause di quante ne potessi sostenere , ricorda. Nonostante il gravoso impegno professionale, comunque, egli coglie l occasione offertagli da Antonio Sacchi, famoso attore del tempo e celebrato interprete di Arlecchino, che lo esorta a comporre una commedia tagliata su misura su di lui: scrivendo di not- UN GENIO MALINCONICO Ci si può fare un idea della personalità di Goldoni attraverso un attenta lettura dei Mémoires, dell epistolario e delle prefazioni alle commedie (le Memorie italiane), cercando, nella natura soggettiva di tali fonti, gli indizi di una realtà spesso mascherata dall autore. Le inquietudini di un borghese insoddisfatto Goldoni eredita dal nonno e dal padre una certa svagatezza, la prodigalità, la passione per il teatro e la propensione ai frequenti spostamenti, dettati non solo dalla necessità di seguire le rappresentazioni degli spettacoli, ma anche da un inquietudine interiore, che genera l esigenza di cambiare spesso ambiente. Al tempo stesso, egli sa assumersi responsabilità e impegni, dimostrandosi competente e abile nell esercitare l avvocatura e negli incarichi ricoperti in vari ambiti. Non gli mancano il senso pratico e la capar- bietà tipicamente borghesi, con cui affronta le sfide dei teatri rivali; e nemmeno l autoironia: nei Mémoires, per esempio, racconta di aver suscitato imbarazzo per essersi dimenticato di baciare la «sacra pantofola al papa nel congedarsi dopo l udienza. Il genio turbato dalle ansie Le vicende alterne che segnano la sua esistenza sono affrontate dallo scrittore con un profondo coinvolgimento emotivo, alla ricerca di un difficile equilibrio psicologico. Egli soffre di periodiche crisi di ipocondria, e anche gli amori sono spesso fonte di ansie e tribolazioni. In questa situazione, la moglie rappresenta un punto di riferimento sicuro per un uomo inappagato e in cerca di una serenità che non raggiungerà mai definitivamente. L AUTORE / CARLO GOLDONI / 387

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento