Il magnifico viaggio - volume 3

45 50 55 60 così corte le gioie e così lunghe vivon le pene; ove per dura prova già non è bello il rimaner, ma bello l uscirne e far presto tragitto a quello de ben vissuti, a cui sospiro. E quivi di te memore, e fatto cigno immortal (ché de poeti in cielo l arte è pregio e non colpa), il tuo fedele, adorata mia donna, t aspetterà, cantando, finché tu giunga, le tue lodi; e molto de tuoi cari costumi parlerò co celesti, e dirò quanta fu verso il miserando tuo consorte la tua pietade: e l anime beate, di tua virtude innamorate, a Dio pregheranno, che lieti e ognor sereni sieno i tuoi giorni e quelli dei dolci amici che ne fan corona: principalmente i tuoi, mio generoso ospite amato, che verace fede ne fai del detto antico, che ritrova un tesoro chi ritrova un amico. 42 vivon: sono, si prolungano. 42-43 ove per dura prova il rimaner: do ve, per la dura esperienza che si fa, non è bello rimanere. 44-45 far presto sospiro: incamminarsi rapidamente (far presto tragitto) verso il luogo (a quello, sottinteso soggiorno, ri cavabile dal v. 40) dove dimorano coloro che hanno vissuto rettamente (ben vissuti), al quale io stesso aspiro (a cui sospiro). Il posto di cui parla il poeta è evi dentemente il Paradiso. 46-47 fatto cigno immortal: divenuto poeta immortale; cigno è frequente ap pellativo di poeti e musicisti, per la sua re galità e perché si narra che, uccello quasi muto, solo prima di morire intoni un can to melodioso. 47-48 ché de poeti colpa: poiché l ar te in cielo è onorata e non considerata una colpa, come invece lascia intendere Monti accade in questo mondo a causa dell ignoranza e dell invidia. 57 che: affinché. ognor: sempre. 59 ne fan corona: ci stanno accanto. 60-61 mio amato: si riferisce all amico Luigi Aureggi, ricco agronomo che ospi tava allora Monti e la sua famiglia nella propria villa in Brianza. 61-62 che verace antico: che ci mostri concretamente la verità dell antico prover bio (di origine biblica, ma di ampia diffu sione popolare). DENTRO IL TESTO Un poeta che si congeda dalla vita I contenuti tematici Il testo può essere diviso in tre sequenze principali. Nella prima (vv. 122) Teresa, la sposa del poeta, piange in preda alla preoccupazione per la salute del marito. Questi cerca di conso larla, spiegandole che egli non morirà del tutto, poiché la gloria che gli deriva dai suoi ver si continuerà a illuminarlo anche dopo la morte. Nella seconda sequenza (vv. 2345) Monti fa riferimento alla vicinanza degli amici e degli ammiratori della sua opera, che sarà di con solazione a Teresa e alla figlia, il cui pianto lo rattrista più della morte stessa, che anzi è una cosa bella per le anime buone, destinate a dimorare in Paradiso. Nella terza e ultima parte (vv. 4564) il poeta dichiara che, in cielo, attenderà Teresa, pregando Dio di rendere sereni gli ultimi giorni terreni della moglie e degli amici che le staranno accanto. IL GENERE / LA POESIA ITALIANA DEL SETTECENTO / 313

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento