Il magnifico viaggio - volume 3

10 15 20 25 30 35 40 la favella, e discioglie in lagrime furtive il tuo dolore. Ma datti pace, e il core ad un pensier solleva di me più degno e della forte insieme anima tua. La stella del viver mio s appressa al suo tramonto; ma sperar ti giovi che tutto io non morrò: pensa che un nome non oscuro io ti lascio, e tal che un giorno fra le italiche donne ti fia bel vanto il dire: Io fui l amore del cantor di Bassville, del cantor che di care itale note vestì l ira d Achille. Soave rimembranza ancor ti fia, che ogni spirto gentile a miei casi compianse (e fra gl Insùbri quale è lo spirto che gentil non sia?). Ma con ciò tutto nella mente poni che cerca un lungo sofferir chi cerca lungo corso di vita. Oh mia Teresa, e tu del pari sventurata e cara mia figlia, oh voi che sole d alcun dolce temprate il molto amaro di mia trista esistenza, egli andrà poco che nell eterno sonno lagrimando gli occhi miei chiuderete! Ma sia breve per mia cagion il lagrimar: ché nulla, fuor che il vostro dolor, fia che mi gravi nel partirmi da questo troppo ai buoni funesto mortal soggiorno, in cui 9 furtive: nascoste, perché Teresa cerca di celare il proprio pianto al marito. 12-13 di me anima tua: più adatto (degno) a me e al tuo nobile sentire. 13-14 La stella del viver mio: la stella che presiede alla mia vita (cioè la mia vita stessa). 14 s appressa: si avvicina. 15 sperar ti giovi: ti conforti la speranza. 17 non oscuro: noto, illustre. 19 ti fia bel vanto: sarà per te motivo di orgoglio. 20 cantor di Bassville: Monti ricorda sé stesso come autore della Bassvilliana. 21 care itale note: dolci versi in lingua italiana. 22 vestì d Achille: allusione alla tradu zione di Monti dell Iliade. 23 Soave fia: sarà inoltre dolce ricor 312 / IL SETTECENTO do per te. 24-25 ogni spirto compianse: ogni ani ma buona (di amici e ammiratori) provò compassione dei miei mali. 25 Insùbri: i Lombardi, dal nome dei Galli Insubri, antichi abitanti della Lombardia. 26 quale non sia?: il poeta allude alla generosa ospitalità trovata presso gli ami ci lombardi. 27 con ciò tutto: insieme a queste cose. 28-29 cerca un lungo di vita: chi aspira a vivere a lungo sa che va incontro a lun ghe sofferenze. 30-31 sventurata figlia: Costanza, vedo va dal 1822 di Giulio Perticari e in seguito oggetto di voci calunniose che amareg giarono molto suo padre secondo cui era stata responsabile della morte del marito. 31 d alcun dolce: con qualche dolcezza. 32 il molto amaro: le molte amarezze. 33 egli andrà poco: trascorrerà poco tem po (egli è pleonastico). 37 mi gravi: mi pesi, mi addolori. Le parole valgono favella Se diciamo, per iperbole, che qualcuno «ha perso la favella , intendiamo che è rimasto senza parole, senza saper che dire. Favella (la radice è quella del verbo latino fari, parlare ) è infatti la parola, intesa come facoltà di parlare: «il dono, l uso della favella ; «perdere, riacquistare la favella . In un espressione oggi forse dal sapore un po desueto ma possibile in scritti dei secoli passati come «l italica favella , qual è il significato del vocabolo?

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento