I protagonisti

La condanna dei Romantici Questa visione pacificata e stereotipata dell esistenza sarà il principale motivo della con danna emessa ai danni dell Arcadia dai Romantici italiani. Essi biasimeranno l ottimismo di questi poeti, che parrà loro superficialità; la compostezza, interpretata come un fred do ossequio a regole anacronistiche; il piacere del travestimento, giudicato un segno d indifferenza verso i problemi politici e sociali del tempo. Uno stile delicato In effetti, la poesia degli Arcadi tende all evasione verso una dimensione rasserenante, evo cata stilisticamente con una vezzosa semplicità. La polemica contro il gusto barocco im pone di evitare le metafore ardite, invitando invece all uso di immagini nitide e alla ricerca di una facile e delicata cantabilità. Di maggiore interesse sono le soluzioni metriche, che privilegiano l adozione di versi brevi e sono spesso improntate alla sperimentazione. Accanto al sonetto di ascendenza pe trarchesca, sono frequenti le canzonette anacreontiche (così denominate in riferimento ad Anacreonte, poeta greco del VIV secolo a.C.), piccole odi composte per lo più da settenari. Il conflitto tra Gravina e Crescimbeni I poeti principali dell Arcadia I PROTAGONISTI All origine delle scelte letterarie dell Arcadia c è il confronto tra i suoi due massimi teo rici: Gian Vincenzo Gravina (16641718) e Giovan Mario Crescimbeni (16631728). Mentre il primo sostiene la necessità di un impegno culturale e morale volto a rinnova re la letteratura e l arte in senso laico e razionalista, il secondo si adopera per colloca re l Accademia in diretto rapporto con la politica ecclesiastica, secondo una religiosi tà comunque distante dalle forme fastose del culto secentesco ed espressa mediante uno stile chiaro e sorvegliato, in nome di un classicismo moderato. Il successo di questa secon da impostazione spingerà Gravina ad abbandonare l Arcadia per fondare, nel 1711, l Accademia dei Quirini. Tra i più rinomati poeti dell Arcadia (che seguiranno Gravina nell Accademia dei Quirini) vi sono Pietro Metastasio (16981782), l esponente più importante del melodramma ita liano, e Paolo Rolli (16871765), sapiente interprete di una lirica melodica e ricca di sen sazioni visive. Un repertorio idillico e cortigiano caratterizza la produzione del toscano Vincenzo di Filicaia (16421707), che propone talvolta anche motivi patriottici e religiosi, e del pa vese Alessandro Guidi (16501712), il quale va ricordato per l originale scelta metrica di alternare liberamente endecasillabi e settenari nelle sue canzoni (un modello che influen zerà anche Leopardi). A generazioni successive appartengono l imolese Giovan Battista Felice Zappi (1667 1719) e il bolognese Eustachio Manfredi (16741739), entrambi imitatori delle tonali tà petrarchesche, e il genovese (ma vissuto a lungo a Parma) Carlo Innocenzo Frugoni (16921768), autore di componimenti encomiastici, di rime galanti e di canzonette eroti che molto apprezzate dai contemporanei. la parola IDILLIO / Con il termine idillio viene designato un breve componimen to poetico (tipico della letteratura greca), di genere descrit tivo, prevalentemente bucolico e caratterizzato dalla rappre sentazione idealizzata della vita campestre, concepita come 284 / IL SETTECENTO una vita contemplativa, sicura, quieta, lontana dalle ansie, dai desideri smodati, dalle lotte, nonché dal travolgente amore passionale. Da qui, l uso figurato dell aggettivo idillico , a in dicare un atmosfera serena, incantata e sognante.

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento