Il magnifico viaggio - volume 3

In Italia, l atteggiamento ossequioso imposto dalla Controriforma, la dura dominazione spagnola e la mancanza di libertà incidono indubbiamente sull opera degli artisti che, costretti alla disciplina e al conformismo, tendono a coprire con il virtuosismo e il gusto per la decorazione fine a sé stessa il venir meno di passioni autentiche e affetti sinceri. Alla creatività dell individuo rinascimentale e alla sua capacità di autodeterminarsi, facendosi artefice del proprio destino, subentra il richiamo costante al sentimento del divino e alla coscienza dei limiti umani. «Ardisci a non saper , sentenzia il personaggio di una satira del letterato toscano Iacopo Soldani (1579-1641), esortando ironicamente gli esseri umani all ignoranza: parole che chiariscono quale abisso separi le poche menti illuminate dalla schiera anonima degli intellettuali del tempo. La grande letteratura europea Questi aspetti non esauriscono però il panorama dell arte e della letteratura secentesche. Ciò vale soprattutto per la produzione letteraria europea, che si caratterizza per una lucida e spesso angosciosa rappresentazione della condizione umana: dalle contraddizioni, dai sogni e dalle follie Pietro da Cortona, Le api salgono verso il cielo (particolare del Trionfo della Divina Provvidenza), 1633-1639. Roma, Palazzo Barberini, volta del Salone Grande. descritte dallo spagnolo Miguel de Cervantes (15471616) in Don Chisciotte della Mancia, che documenta il tramonto dell ideale cavalleresco, alle passioni e ai caratteri ritratti nel grande teatro di William Shakespeare (1564-1616), fino alle ambizioni, ai conflitti, agli inganni e alle imposture che animano la scena degli autori della Francia di Luigi XIV con drammaturghi come Pierre Corneille (1606-1684) e Jean Racine (1639-1699) e commediografi come Molière (1622-1673). La ricerca dell originalità In Italia, la natura complessa e contraddittoria dell epoca è testimoniata per lo più dall esigenza, sentita da molti letterati, di imboccare sentieri mai battuti prima, nel tentativo di sperimentare soluzioni nuove. A dispetto dei luoghi comuni, il Seicento è anche il secolo della fantasia, dell estro e dell inventiva. Pur di essere o almeno apparire originali si scrive di tutto, anche stramberie e assurdità; ma viene in questo modo messo radicalmente in discussione il canone umanistico-rinascimentale, attraverso il rifiuto del principio dell imitazione che ne era alla base. Contro i modelli: il riscatto dei moderni a scapito dei classici In questo processo di emancipazione dall autorità, la letteratura pare talora accompagnare la scienza. Non è possibile così si comincia a ritenere riprodurre temi e caratteri della poesia del passato, poiché ogni frutto dell ingegno umano si manifesta in modi inediti, come un prodotto del tempo e dello spirito individuale. Pertanto, la condizione di subalternità psicologica e culturale verso gli antichi è messa in discussione: come in tutti gli altri campi, anche nella letteratura l essere umano è capace di progredire e rinnovarsi. Una convinzione, questa, formulata da molti scrittori (tra i quali Alessandro Tassoni, che nell opera Considerazioni sopra le Rime del Petrarca, del 1609, polemizza contro la «stitichezza d una mano di zucche secche , cioè contro la sterilità dei petrarchisti) negli stessi anni in cui Galileo ingaggia la propria battaglia a favore dell esperienza e della ragione. Se i moderni sono stati capaci di grandi invenzioni e di epocali scoperte geografiche e scientifiche, accumulando esperienze e saperi da tramandare alle future generazioni, perché in letteratura si chiedono gli scrittori ci si dovrebbe ostinare a proclamare la superiorità dei greci e dei romani?

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento