Macbeth

La tragedia del potere e del sangue George Cattermole, Macbeth istruisce gli assassini, 1850 ca. Londra, Victoria & Albert Museum. 220 / IL SEICENTO MACBETH La tragedia, anche in questo caso in versi e in prosa, viene scritta e rappresentata tra il 1605 e il 1608; il testo che ci è pervenuto è invece pubblicato nel 1623, dopo la morte del poeta, ed è costituito probabilmente dal copione più volte usato in teatro, comprendente alcune modifiche apportate dagli attori all originale. Tre streghe si danno appuntamento nella brughiera, dove incontrano due generali del re di Scozia, Macbeth e Banquo, che hanno sedato una rivolta. Le streghe preannunciano a Macbeth che diventerà re, e a Banquo che i suoi figli regneranno. Il desiderio del potere, rafforzato dalla predizione delle streghe e dall incitamento della moglie ambiziosa e priva di scrupoli, Lady Macbeth, spinge il protagonista a uccidere il re legittimo, Duncan, mentre questi è ospite del suo castello, e a cingersi quindi della corona regale. Divenuto re, Macbeth sembra progressivamente assuefarsi all uso della violenza: elimina Ban quo, tenta di ucciderne il figlio, fa assassinare la moglie e i figli di un barone ribelle, Macduff. Tuttavia, questa catena di delitti non rimane senza effetto su di lui: profondamente turbato, durante un banchetto vede apparire il terrificante spettro di Banquo. Torna quindi a far visita alle streghe, che emettono però una profezia ambigua: nessun nato da donna potrà mai uc ciderlo, né sarà mai sconfitto finché la foresta di Birnam non avanzerà verso di lui; poi gli mo strano la futura stirpe regale di Scozia, che ha i volti dei discendenti di Banquo, e non dei suoi. Lady Macbeth, nel sonno, ripete ossessivamente il gesto di lavarsi le mani, compiuto per eli minare il sangue dopo l assassinio del re, di cui aveva nascosto le tracce. Subito dopo muore, e Macbeth, raggiunto dalla notizia, commenta la sua morte con alcuni tra i più famosi versi della tragedia: «Spegniti, spegniti breve candela! / la vita non è che un ombra che cammina; un pove ro attore / che si pavoneggia e si agita per la sua ora sulla scena / e del quale poi non si ode più nulla: è una storia / raccontata da un idiota, piena di rumore e furore / che non significa nulla .

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento