Il magnifico viaggio - volume 3

70 75 80 85 90 regina Su che, figlio mio? amleto Amavo Ofelia; nemmeno l amore di quarantamila fratelli farebbe tornare il conto del mio amore.15 Che vuoi fare per lei? re pazzo, Laerte. regina Sopportalo, per amor di Dio. amleto Sangue di Dio, lo vedremo ciò che farai! Vuoi piangere? Vuoi batterti? Vuoi digiunare? Vuoi farti a pezzi? Vuoi bere dell aceto? O mangiare un coccodrillo? Io lo farò. Vieni qui per piagnucolare? e per farti bello in faccia a me, saltando nella sua tomba? Fatti seppellire con lei, ed io farò lo stesso. E se tu chiacchieri di montagne, si gettino allora tonnellate di terra su noi finché questo suolo arrostendosi la cocuzza alla zona torrida faccia sembrare l Ossa una semplice verruca!16 Non berciare,17 perché so farlo meglio di te! regina pura pazzia. Ora l accesso18 agirà per un po di tempo; poi, paziente come la colomba quando la sua bionda covata si schiude alla luce, rimarrà a lungo silenzioso e inerte. 15 farebbe tornare del mio amore: egua- glierebbe il mio amore per Ofelia. 16 finché questo suolo verruca: Amleto immagina, iperbolicamente, che la ter- ra gettata su di lui e su Laerte generi una montagna la cui sommità (cocuzza) giunga nell emisfero australe e venga qui scaldata (arrostendosi) dal sole; l altezza del monte Ossa (in Grecia), al paragone, apparirebbe modesta (come quella di una verruca). 17 berciare: gridare. 18 accesso: attacco (di follia). DENTRO IL TESTO L acqua e i fiori Una fine che anticipa quella di Amleto 214 / IL SEICENTO I contenuti tematici Ofelia muore, circondata dai fiori, nella purezza dell acqua, «il più femminile degli elementi, in cui si adagia obbediente e annega (Fusini): è una fine che riflette il tenore della sua vita di creatura semplice e innocente. La splendida descrizione che ne fa Gertrude, esprimendo compassione e utilizzando una particolare dolcezza nel rievocare gli ultimi istanti di vita della ragazza, è «uno dei rari casi in cui la regina mostri barlumi di vera umanità (Manferlotti). La fanciulla è paragonata a una sirena, «con cui ha in comune la grazia, il fascino del canto e il momentaneo galleggiare sulle onde (Morosini), sostenuta dagli abiti che poi, appesantiti dall acqua, la trascineranno sul fondo melmoso. Il ruscello allude simbolicamente allo scorrere del tempo e all inevitabile approdo alla morte; i fiori, da ornamento della bellezza femminile, diventano un omaggio funebre. Alla notizia della morte di Ofelia, il fratello Laerte esprime tutto il proprio dolore. Il re finge ipocritamente di voler evitare che egli commetta qualche sproposito contro Amleto (Ho faticato assai / a calmare la sua ira e non vorrei / che quant è accaduto lo accendesse ancora, vv. 33-35), ma in realtà la cosa gli farebbe decisamente comodo. Per parte sua, il principe, entrato in scena, dà in escandescenze contro Laerte, protestando che il proprio dolore per la scomparsa della fanciulla è altrettanto sincero di quello del fratello. Soltanto ora che Ofelia è morta egli sembra poter pronunciare quella dichiarazione d amore la cui negazione aveva portato alla disperazione la giovane: Amavo Ofelia; nemmeno l amore / di quarantamila fratelli farebbe tornare il conto / del mio amore (vv. 71-73). Il principe è turbato e sconvolto, e la sua pazzia non sembra più una finzione, divenendo invece autentica; d altra parte, la morte di Ofelia anticipa tragicamente quella dello stesso protagonista.

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento