INTRECCI ARTE - L’edificio teatrale e l’illusione scenica

dramma medievale. Questa caratteristica, che diverrà parte integrante dello stile di Shakespeare, è evidente nella presenza del soprannaturale e nel trattamento spregiudicato del tempo e dello spazio, senza riguardo per i rigidi criteri classici le cosiddette unità aristoteliche in base ai quali l azione scenica doveva svolgersi in un tempo limitato e in unico luogo. intre cci AARTE L edificio teatrale e l illusione scenica ca Un teatro essenziale La tecnica drammatica di Shakespeare è coerente con il tipo di teatro per il quale scrive. La maggior parte dei suoi drammi è composta per il Globe, un teatro in legno di forma circolare («Questa O di legno , com è definito nel prologo dell Enrico V), che fin dal nome suggerisce l immagine del mondo. Oggi ricostruito fedelmente sulla riva sud del Tamigi, presso il Millennium Bridge, era un edificio a due piani, scoperto e dotato di una piattaforma aggettante verso il pubblico, dietro la quale correvano balconate e si aprivano le porte per l entrata e l uscita degli attori. Si trattava di un teatro sostanzialmente povero, pensato per dare risalto alla figura dell attore: gli scenari erano rudimentali e il sipario assente, sicché la scenografia era quasi interamente creata dalle parole. Proprio alla carenza di realismo scenico si deve lo spessore simbolico del linguaggio, che esigeva un intensa partecipazione immaginativa degli spettatori all azione rappresentata sul palcoscenico. Prosegue il prologo dell Enrico V, rivolgendosi agli spettatori: Fate conto che entro la cerchia di queste mura siano racchiuse due potenti monarchie e che un pericoloso stretto divida le loro alte fronti, a picco, sul mare. Riempite le nostre lacune col vostro pensiero, dividete in mille parti ogni uomo e create, così, un imponente esercito immaginario. Se si parlerà di cavalli, fate conto di vederli stampare gli zoccoli superbi sul molle terreno che ne riceve le impronte. Il vostro pensiero, infatti, è chiamato ora a fornire ricche vesti ai nostri re e a trasportarli qua e là, saltando lunghe stagioni, riassumendo gli avvenimenti di molti anni in un volger di clessidra f Cyril Walter Hodges, Il Globe Theatre visto dall alto, 1948. Collezione privata. Attori e pubblico Mentre gli attori erano esclusivamente uomini, anche per le parti femminili (la recitazione non era infatti permessa alle donne), la composizione del pubblico era mista, anche dal punto di vista sociale: c erano esponenti della corte, gentiluomini, membri delle classi medie e popolani chiassosi che pagavano un penny all ingresso. Spiega lo scrittore inglese Peter Ackroyd: «La costruzione misurava 30 metri di diametro e si suppone potesse contenere circa 3300 spettatori. Ognuna delle due gallerie inferiori poteva ospitare un migliaio di persone. In altre parole, c era una bella calca di corpi elisabettiani, dato che i proprietari permettevano l ingresso a un pubblico due o tre volte maggiore di quello di un moderno teatro londinese. Ma l atmosfera doveva essere più quella di uno stadio di football che quella di un teatro, con qualche elemento di luna park . La presenza assidua di un pubblico così variegato testimonia la diversità di piani di lettura del teatro shakespeariano ed elisabettiano in generale: dall umile facchino al colto rappresentante della corte, tutti trovavano motivo d interesse nelle vicende rappresentate sulla scena. L AUTORE / WILLIAM SHAKESPEARE / 197

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento