Il magnifico viaggio - volume 3

Shakespeare e noi Poeta e drammaturgo di assoluta grandezza, universalmente riconosciuto come l iniziatore del teatro moderno, William Shakespeare compendia in sé i caratteri di un epoca di feconda creatività, la cosiddetta età elisabettiana. «Tutto il mondo è un palcoscenico, e gli uomini e le donne sono soltanto attori. Hanno le loro uscite e le loro entrate, e nella vita ognuno recita molte parti , ha scritto nella sua commedia Come vi piace. Shakespeare si discosta sia dall ortodossia religiosa medievale sia dalle regole del dramma classico. La sua opera esprime le crisi intellettuali e morali del suo tempo, legate alla visione di un mondo tutto umano, critico del senso provvidenziale della Storia e ribelle al principio di autorità. Dando voce, grazie a una straordinaria immaginazione tragica, alla coscienza moderna, lacerata dal dubbio e dal senso della precarietà, le sue poesie ma soprattutto i suoi testi teatrali non rappresentano però un epoca soltanto, ma appartengono a ogni tempo, indagando i recessi del cuore, i sospiri d amore e gli effetti della crudeltà, il desiderio sfrenato di potere e le incertezze che agitano l animo dei suoi personaggi. La gelosia, la viltà, il coraggio, il tradimento, l invidia e la morte: le grandi questioni morali e filosofiche, che riguardano anche le nostre esistenze, trovano nel teatro di Shakespeare una rappresentazione drammatica e potentemente evocativa. Al pari di Virgilio o di Dante, siamo di fronte a un classico imperituro, che possiede le tre caratteristiche individuate da Thomas Stearns Eliot nel celebre saggio Che cos è un classico?: maturità, universalità, vastità.

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento