Le opere

L ultima fase La poetica Approfondisci LETTURA CRITICA di Francesco Fiorentino Tartufo Nel 1664 la rappresentazione del Tartufo suscita reazioni violente, tanto che il re viene indotto a proibirne la rappresentazione. Molière ingaggia una lunga battaglia in difesa della sua opera, duramente avversata dagli ambienti più retrivi del cattolicesimo francese. Solo dopo cinque anni, nel 1669, la commedia può andare in scena, ma previa una serie di corpose revisioni e correzioni del testo, emendato delle sue parti più compromettenti. Gli anni degli attacchi più feroci contro Molière coincidono con quelli della malattia, del corpo e dell anima: è geloso in maniera morbosa, è malato, mentre il favore del re s intiepidisce. Il 17 febbraio del 1673, mentre sta recitando a Parigi Il malato immaginario (sosteneva la parte di Argan), Molière si sente male. Secondo la versione più accreditata riesce a portare a termine la serata e a rincasare, aiutato da Baron; secondo altre versioni, invece, la commedia deve essere sospesa e lui portato di corsa a casa dai suoi attori. Muore quella stessa notte. In quanto attore che non ha rinunciato alla sua arte gli viene negata la sepoltura religiosa, come avveniva a quel tempo. Soltanto per le pressanti richieste della moglie può essere seppellito in un cimitero, ma senza cerimonie in chiesa. LE OPERE Tra le commedie più celebri di Molière, vanno ricordate La scuola delle mogli (1662), Tartufo (1664), Don Giovanni (1665), Il misantropo (1666), L avaro (1668), Il borghese gentiluomo (1670), Il malato immaginario (1673). Molière è uno straordinario creatore di intrecci e di caratteri, capace di portare sulla scena figure e situazioni diverse, mettendo alla berlina le ipocrisie, gli artifici e le convenzioni dominanti nella società a lui contemporanea. La perfezione delle trame, la vitalità dei personaggi, l intelligenza della sua satira faranno di lui, nella letteratura europea, l incarnazione del genere della commedia. Ma le sue opere, anche le più buffe e spassose, sono quasi sempre tinte di un umore nero che gli permette di mettere a fuoco i veleni più nascosti dell essere umano, pur essendo cariche, al tempo stesso, di una vitalità inarrestabile e di una comicità tanto intensa da essere stata accusata di grossolanità. Molière ha scritto il francesista Giovanni Macchia è uno scienziato delle nevrosi, è un uomo malato, tuttavia convinto che ridere e far ridere costituisca una difesa contro quelli che erano i suoi stessi mali: la gelosia, il dolore, l ansia, la malinconia. Ad animare tutti i suoi capolavori c è sempre un irresistibile vis comica, ma anche una grande capacità di osservare Molière può essere considerato per questo un autore realista i meccanismi sociali e le più intime psicologie che caratterizzano i suoi tipi umani. La commedia di Molière che maggiormente suscitò scandalo per il suo carattere polemico e per il suo provocatorio anticonformismo è Tartufo, un opera che mette a nudo l impostura e la falsa devozione che si celano dietro atteggiamenti apparentemente religiosi e filantropici. Rappresentata per la prima volta alla reggia di Versailles nel 1664, vede come protagonista un bigotto di umili origini, ipocrita e insinuante, Tartufo, che si introduce nella casa del ricco Orgone, che gli affida documenti segreti e compromettenti, gli promette in moglie la figlia, intesta a suo nome tutti i propri beni. Per dimostrare al marito l ipocrisia del falso devoto, la sua seconda moglie, giovane e bella, lo persuade a nascondersi sotto il tavolo, mentre lei si incontra con Tartufo. Questi tenta di sedurla e dimostra dunque di essere un impostore. Orgone tuttavia non può scacciare il falso sant uomo, perché gli ha donato i suoi beni. Il lieto fine è assicurato solo da un intervento dall alto: il re, che sa tutto e che faceva spiare Tartufo, lo manda in prigione. IL GENERE / IL TEATRO EUROPEO DEL SEICENTO / 171

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento