CONSONANZE CONTEMPORANEE - Paola Mastrocola - Una Fedra

CONSONANZE CONTEMPORANEE Paola Mastrocola UNA FEDRA RILETTA OGGI Come finisce la vicenda di Fedra? Che cosa successe dopo il suo suicidio? Proponiamo qui l epilogo del mito nel racconto di una scrittrice contemporanea, Paola Mastrocola (n. 1956), in un capitolo del suo libro L amore prima di noi (2016), dedicato a una riscrittura di alcuni miti classici. Senza dubbio l autrice si è ispirata alle versioni classiche del mito di Fedra (Euripide e Seneca), ma crediamo anche a quella più moderna di Racine, come punto di partenza per una libera invenzione creativa. D improvviso il mare si ritrae e poco più al largo si gonfia. Un respiro immenso che diventa montagna. Una montagna d acqua che si riversa, violenta, spuma che gorgoglia, sassi, vortici. Un maremoto. E da quell onda mostruosa appare un toro, una bestia gigantesca che si solleva dall acqua, anzi, sembra formarsi dall acqua stessa, e ora scalpita, mugghia. Insegue il carro, ma Ippolito non si spaventa, tiene salde le redini, affronta il mare che gli si riversa addosso, piega per la collina. Il toro è dietro, lo sospinge. I cavalli s imbizzarriscono, perdono la traccia, impazzano contro le rocce. Il carro si ribalta, Ippolito cade, s impiglia nelle redini, viene sbattuto da ogni parte, si sfracella sulle pietre, sui tronchi, i rami gli perforano il corpo, lo dilaniano. Artemide si copre gli occhi. E si ritrae. Lo abbandona. Gli dèi non assistono fino alla fine alla nostra morte, non amano i morenti, non tollerano questo destino, così umano, così lontano dal loro. Quando viene riportato a casa, Ippolito è irriconoscibile. Distrutta la sua bellezza, perso il volto, il corpo a pezzi. E allora appare Artemide a Teseo, impietosa. Gli rivela la verità, l innocenza di suo figlio. Non sa far altro. Che potere ha? E arriva troppo tardi, con l impeto della sua rabbia. Porta una chiarezza che aggiunge solo altro dolore, rende la vita insopportabile. Artemide ha perso. Afrodite ha vinto, ma ora ha un moto di tristezza. Non pensava che le cose andassero così. Voleva solo dare una lezione a Ippolito, limargli le asperità dell animo, insegnargli che nella vita l amore ha un posto. Ha usato Fedra, ma non credeva che Ippolito morisse. Credeva fosse un gioco, una delle frecce che suo figlio Eros si diverte a scoccare: gettano nel mondo uno scompiglio e poi tutto si placa, come il mare quando cade il vento. 1 Finirà ucciso... amico: Teseo morirà a Sciro, precipitando da una rupe per mano del re dell isola, Licomede. Invece qualcosa sfugge. Qualcuno ordisce altre tele. Fedra è morta di delusione e vergogna, e per lei nessun dio trova una forma di riscatto. Teseo è il padre assassino, che ha creduto a parole false. Ma dimentica. Ha questa capacità di lasciarsi ogni vita dietro le spalle, di farsi prendere da altri inizi, nuovi amori, nuove sfide. Finirà ucciso da un re che si fingeva amico.1 Non avrà tomba, nessun luogo dove si conservino per certo le sue ossa. Chissà. Solo un tempio, ai piedi dell Acropoli, proprio là dove sua moglie andava di nascosto a immaginare un altro amore. Tutto sparisce. Resta il filo da cui è partita questa storia, ed è il filo che si passano di mano le Moire. Al di sopra sempre gli dèi, che a volte ci amano così tanto che cercano di cambiare quel che è. Artemide fa resuscitare Ippolito. E anche questo era scritto, nel disegno della sorte che ci sovrasta: che una dea si ribellasse a quella morte. Non sopporta che sia stato così ingiustamente ucciso, che il mondo perda la sua purezza. Va da Asclepio, il figlio che Apollo ha avuto da Coronide e sa l arte di guarire da ogni male, e gli chiede di riportarlo in vita. Ippolito, il suo devoto. Poi lo conduce via, a vivere da un altra parte. Perché abbia un altra vita, perché conosca l amore, sposi una donna e abbia dei figli. Alla fine del suo tempo, Ippolito diventa una costellazione, il segno in cielo dell Auriga. Come Arianna, come Sirio, come Orione. Perché quando per noi non c è salvezza, un dio ci trasforma in stelle. (Paola Mastrocola, L amore prima di noi, Einaudi, Torino 2016) PER DISCUTERNE Il mito ha una lunga storia e una complessa stratificazione, ma oggi sono forse l arte e la cultura nel suo insieme a mostrarsi interessate a esso e a una sua costante ripresa. Prova a individuare alcune opere letterarie, manufatti artistici, film, canzoni, fumetti ecc. in cui sia centrale la rilettura di un soggetto mitologico, magari attualizzato o persino ironizzato. In quali modi avvengono tali rielaborazioni? Attraverso quali meccanismi? Con quali risultati? Discutine in classe. IL GENERE / IL TEATRO EUROPEO DEL SEICENTO / 169

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento