Il magnifico viaggio - volume 3

to della vista, inibizione della parola, sensazioni insieme di freddo e di caldo. Sono i chiari sintomi di un innamoramento irresistibile, segno inequivocabile della presenza di Venere, dea dell amore. A nulla valgono preghiere e sacrifici: l amore di Fedra è incurabile (r. 36). Nelle scene riportate dell atto IV, appreso dell amore di Ippolito nei confronti di Aricia (discendente da una famiglia regale nemica di Teseo), Fedra impazzisce di gelosia. Incalza Enone con mille domande, vuole sapere, sospetta che l amore di Ippolito per la sua rivale le sia stato tenuto volutamente nascosto. A poco serve il buon senso spiccio e un po popolaresco della nutrice, che cerca di rassicurarla sulla normalità della passione amorosa, indipendentemente dall oggetto a cui essa si applichi. La capacità di penetrazione psicologica Racine è molto abile nello scandagliare l animo dei suoi personaggi: qui, in particolare, quello di Fedra. Nella prima scena riportata l amore della donna diventa ossessione, fissazione maniacale. Essa vede Ippolito dappertutto, persino di fronte agli altari sui quali offre sacrifici a Venere (affinché la dea le consenta di dimenticarlo) e addirittura nel volto stesso di Teseo. All immagine del legittimo sposo si sovrappone così quella del figliastro amato incestuosamente. La lontananza fisica di Ippolito, ingiustamente esiliato, sembra lenire per un attimo il tormento di Fedra; ma è una vana illusione: non appena lo rivede, tutto ricomincia come prima. La fiamma [...] scellerata (r. 52) non può essere spenta. Il delirio amoroso, ora incrementato dalla gelosia, ritorna nelle altre due scene qui presentate. L impossibilità di trovare riscontro alla sua passione per Ippolito la porta a ritenersi un triste rifiuto dell intera natura (r. 89). La donna non intravede alcuna via d uscita e giunge ad accusare Enone di aver assecondato per piaggeria una passione oggettivamente sbagliata. Fedra si agita in una straziante lotta interiore: mentre giustifica la fatalità della sua passione come vendetta da parte di Venere, è però consapevole della sua peccaminosità. Sulle ragioni del mito si sovrappongono qui quelle del severo cattolicesimo giansenista di Racine, fortemente caratterizzato dal senso del peccato e della colpa, e anche da una sostanziale sfiducia nella possibilità del perdono divino. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 9 1 Perché Enone si dice offesa dalle vane paure (r. 6) di Fedra? 2 Chi è il nemico che Fedra aveva allontanato (r. 30)? Come possiamo descrivere la sintassi dei discorsi di Fedra? Individuane le caratteristiche più significative e spiegane la funzione in relazione al contenuto. 3 Chi è la preda a cui Venere si avvinghia (r. 50)? INTERPRETARE 4 Spiega il senso della seguente frase di Fedra: ho odiato la vita, ho inorridito della mia fiamma (rr. 50-51). 10 Quali significati possiamo attribuire alla frase, pronunciata da Fedra: Tutto in me è incesto e impostura (r. 106)? 5 Che cosa significa la frase Aricia possiede il suo cuore (r. 62)? 11 6 Perché, come in una visione, Fedra immagina il padre Minosse divenuto carnefice del proprio sangue (r. 116)? 7 Nell ultima battuta, di che cosa Fedra accusa Enone? 8 Quale figura retorica riconosci nella frase la ferita ancor viva ha subito sanguinato (r. 48)? a Una similitudine. c Una metafora. b Un iperbole. d Una litote. 168 / IL SEICENTO SCRIVERE PER... RACCONTARE 12 ANALIZZARE Come si configura il personaggio di Enone? Quale ti sembra il giudizio dell autore su di esso? Ti sembra che siano presenti possibili allusioni alla realtà politica del suo tempo? Se sì, quali? Narra la vicenda di Fedra come in un articolo di cronaca nera (circa 50 righe). ARGOMENTARE 13 Ritieni Fedra moralmente innocente o colpevole? Argomenta la tua tesi in un testo di circa 40 righe, fornendo opportuni argomenti.

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento