La produzione lirica
Certamente Shakespeare aveva incominciato molto presto a comporre sonetti, e continuato fin verso il 1609, allorché un editore ne raccolse 154, con una dedica a un enigmatico «Master W. H». La raccolta, certamente non curata dall’autore, comprende componimenti destinati ai “suoi amici privati” (come ebbe a dire un contemporaneo dell’autore), testi che tuttavia non devono essere considerati come confessioni personali: il drammaturgo Shakespeare crea il personaggio del poeta, che usa la sua arte per trasformare la convenzione del sonetto d’amore in espressione formalmente perfetta.
Ma forse le migliori prove dello Shakespeare poeta lirico possono essere considerate le canzoni, i sonetti, le sestine inserite in tanti suoi drammi, da Romeo e Giulietta a Come vi piace, dalla Dodicesima notte alla Tempesta. Questi componimenti, caratterizzati da una grande varietà metrica, costituiscono, insieme ai Sonetti, il canzoniere di Shakespeare, e acquistano tanta maggiore risonanza poetica dai contesti drammatici di cui sono parte integrante.
T6
Gli occhi della mia donna non sono come il sole
Sonetti, 130
Della vasta produzione lirica shakespeariana presentiamo un sonetto particolare, in cui il poeta abbandona le immagini convenzionali per parlare della donna amata con un registro più colloquiale e realistico. La figura femminile a cui il testo fa riferimento è la dark lady destinataria di un cospicuo numero di sonetti.
Metro L’originale inglese è un sonetto elisabettiano, composto da 14 pentametri giambici disposti in 3 quartine a rima alternata e un distico finale a rima baciata.
Audiolettura
Gli occhi della mia donna non sono come il sole;
il corallo è assai più rosso del rosso delle sue labbra;
se la neve è bianca, allora i suoi seni sono bigi;
4 se i capelli sono crini, neri crini crescono sul suo capo.
Ho visto rose damascate, rosse e bianche,
ma tali rose non le vedo sulle guance;
e in certi profumi c’è maggior delizia
8 che non nel fiato che la mia donna esala.
Amo sentirla parlare, eppure so
che la musica ha un suono molto più gradito.
Ammetto di non aver mai veduto incedere una dea,
12 ma la mia donna camminando calca la terra.
Eppure, per il cielo, credo il mio amore tanto raro
quanto qualsiasi donna travisata da falsi paragoni.
DENTRO IL TESTO
I contenuti tematici
Nella tradizione lirica del Petrarchismo le immagini con cui i poeti si riferivano all’amata erano piuttosto stereotipate, ripetendosi spesso uguali a sé stesse da un autore all’altro, di componimento in componimento. Gli occhi, per la loro luminosità, erano paragonati al sole; le labbra, per il colore rosso vivo, al corallo; la carnagione, per il suo biancore, alla neve; i capelli, sempre biondi (come quelli della Laura del Canzoniere), a fili d’oro; le guance, per il loro colorito rosato, alle rose; l’alito, per il suo profumo, a essenze preziose; la voce, per la gradevole armoniosità, alle migliori melodie musicali; l’incedere a quello di una dea che non calpesta la terra, ma si muove quasi levitando (si ricordi la donna angelicata della poesia stilnovista). Ebbene, qui il poeta dichiara il proprio amore raro (v. 13), cioè straordinario ed eccezionale, proprio negando tutti questi paragoni inconsistenti (falsi paragoni, v. 14) e ritraendo una realtà assai prosaica, ben lontana da quella idealizzata della lirica tradizionale.
Le scelte stilistiche
Dal punto di vista retorico, il ribaltamento delle immagini proprie della poesia amorosa è ottenuto tramite il costante rovesciamento delle similitudini e delle metafore del repertorio poetico convenzionale. Da qui l’insistenza delle negazioni (non, vv. 1, 6, 8 e 11) e la frequenza di connettivi con valore avversativo (allora, v. 3; ma, vv. 6 e 12; eppure, vv. 9 e 13).
Nel superare la consueta rappresentazione della figura femminile, inoltre, Shakespeare si rapporta alla tradizione – e al potere falsificante della letteratura – attraverso lo strumento dell’ironia. Il tono si fa però più serio negli ultimi due versi, nei quali l’autore afferma in positivo, senza più ricorrere a paragoni negativi, il proprio amore per la dark lady.
VERSO LE COMPETENZE
Comprendere
1 Riassumi il contenuto del testo in 5 righe.
Analizzare
2 Quali ambiti sensoriali vengono richiamati dal poeta attraverso le immagini e i paragoni presentati? Indica i versi in cui l’attenzione è focalizzata sui diversi sensi.
Interpretare
3 Dal testo emerge un sentimento amoroso appagato o frustrato? Spiega perché.
4 Ti sembra che, nonostante l’autore rifiuti i paragoni convenzionali, il sonetto contenga comunque una lode della donna? Argomenta la tua risposta.
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento