Specchi incantati - Quaderno di scrittura

L ARTICOLO DI GIORNALE L articolo ha suscitato numerosi commenti. A seguito di alcuni di essi, in un post-scriptum l autrice (e vengo all aspetto di cui mi interessa parlare qui) ha tenuto a sottolineare che non era certo nelle sue intenzioni scrivere un articolo «contro la tecnologia e l innovazione , ma piuttosto riflettere sulla costruzione della responsabilità e della fiducia: «è un post sull educazione dei figli . Il mondo sta cambiando, commentano infatti in molti: resistere (appunto alla tecnologia, all innovazione) è da ottusi, sono ragionamenti vecchi, gli strumenti non hanno colpe (sic) il nostro paese ha bisogno di recuperare il ritardo nello sviluppo delle competenze digitali ! E se il gruppo di WhatsApp delle mamme non ti sta bene, puoi abbandonarlo quando vuoi! Alt. Fermi tutti. Campanello d allarme. Quando la discussione vira sui pro e i contro della tecnologia , dell innovazione , di internet , del digitale è segno sicuro che ci stiamo allontanando da questioni focalizzate e probabilmente più degne di attenzione. Dovremmo rinunciare al nostro senso critico solo per non ostacolare il cammino inarrestabile quasi fossero forze naturali autonome della tecnologia e dell innovazione? Perché non chiederci se oltre ai vantaggi di poter comunicare con gli altri genitori rapidamente e di avere a disposizione in tempo reale risultati, profitto e frequenza dei figli ci sono anche aspetti più delicati e non sempre necessariamente positivi che vale la pena portare alla luce? Non si tratta banalmente di una questione dentro-o-fuori, del tipo: ti ha stufato il chiacchiericcio su WhatsApp? Esci dal gruppo! Preferisci parlare con i figli piuttosto che guardare il registro elettronico? E chi te lo impedisce? Spegni il computer! Non è lo strumento, è come lo usiamo recita il buon vecchio caro senso comune. Già. Ma da una parte è proprio il come lo usiamo che fa emergere con maggior evidenza dinamiche o tendenze alle quali non è detto che ci si debba adeguare per forza. Se il gruppo WhatsApp è monopolizzato da un ristretto manipolo di genitori un po stressati e iperprotettivi, dobbiamo veramente accettare che influenzino il mood del gruppo? Ci sono antidoti? Sicuramente riflettere, discutere e condividere temi come quelli proposti nell articolo è un primo passo. E poi, riguardo agli strumenti (e qui il discorso si fa più complesso): siamo proprio certi che la questione si limiti al loro buono o cattivo uso? O dovremmo anche discuterne le funzioni, capirne gli obiettivi, sapere dove come e chi gestisce i dati che questi strumenti accumulano senza posa? Evgenij Morozov, lo studioso bielorusso considerato uno dei massimi esperti di rete e comunicazione digitale, noto per il suo approccio critico nei confronti del cosiddetto internet-centrismo , nel suo saggio Internet non salverà il mondo ci propone un interessante confronto fra la metropolitana di New York, progettata in modo che l accesso ai treni sia fisicamente impossibile per chi non ha il biglietto, e quella di Berlino, in cui non ci sono tornelli o barriere da superare: chiunque può entrare liberamente, salvo essere multato se trovato sprovvisto di biglietto. Due approcci radicalmente diversi: il primo semplicemente non consente la trasgressione, la rende inattuabile; il secondo fa appello al senso civico e in qualche modo prova a svilupparlo. [ ] Gli strumenti non sono neutri : non si colgono sugli alberi né discendono dal cielo. Dipende da come sono progettati. E almeno per ora li progettano esseri umani. Se ne può parlare. Franco Giovannini, in La Vita Scolastica , 8 gennaio 2016 191 69164D_48P0871_INTE_BAS@0191.pgs 01.10.2018 10:16

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Antologia primo biennio